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25 Giugno 2025 - 16:45
Ogni estate si ripete lo stesso copione: le vetrine si riempiono di cartellini con sconti irresistibili, percentuali elevate, frasi come “ultimi pezzi” e “offerte da non perdere”. Ogni anno, c’è chi esce dal negozio convinto di aver fatto l’acquisto migliore, per poi ritrovarsi deluso davanti all’armadio pieno di capi mai indossati. Dietro l’attrattiva dei saldi estivi, infatti, si cela spesso un terreno insidioso fatto di trappole psicologiche e pratiche commerciali poco trasparenti.
Per aiutare i consumatori a orientarsi, l’Unione dei Consumatori ha preparato un vademecum aggiornato con tutte le regole, sia legali che pratiche, da seguire per evitare di cadere nelle trappole dei cosiddetti “saldi farlocchi”. Un vero e proprio manuale di sopravvivenza contro il marketing aggressivo e le “finte occasioni”, indispensabile da consultare prima di lanciarsi alla ricerca del capo perfetto a prezzo scontato.
Prima regola: non fermatevi al primo prezzo che vedete esposto. Quello sul cartellino in vetrina raramente è il prezzo finale più conveniente. Per trovare il vero affare è necessario confrontare, visitando più negozi e valutando lo stesso prodotto con materiali e modelli simili. La pazienza è la chiave per sfruttare al meglio i saldi.
Entrate nel negozio con le idee chiare e un obiettivo preciso, ad esempio “cerco un paio di pantaloni beige”. Questo aiuta a resistere alle pressioni dei commessi e alle tentazioni delle offerte apparenti. Non tutto ciò che costa poco è un buon acquisto.
Fissate un budget e rispettatelo: stabilire una cifra da non superare non è avarizia, ma gestione intelligente delle proprie finanze. Sapere esattamente quanto si può spendere evita spiacevoli rimpianti e shock alla cassa.
Un’attenzione particolare va posta al cartellino e alle normative vigenti. Dal 2023, grazie al decreto legislativo n. 26 che recepisce la Direttiva UE “Omnibus”, i negozi sono obbligati a mostrare il prezzo più basso applicato nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi. Questo impedisce i ribassi fasulli su prezzi gonfiati. Chi non rispetta questa norma rischia multe fino a 3.000 euro. Se il prezzo esposto non è chiaro, è meglio andar via.
Diffidate dagli sconti superiori al 50%. Se un prezzo sembra troppo vantaggioso, probabilmente nasconde qualche trucco. Spesso si tratta di merce fuori stagione, articoli invenduti da tempo o prezzi iniziali gonfiati ad arte. Concentratevi sul prezzo finale, non solo sulla percentuale di sconto. E fate attenzione se un negozio che sembrava quasi vuoto il giorno prima dei saldi, all’improvviso appare rifornito di ogni taglia e modello: potrebbe trattarsi di merci nascoste in magazzino, non di vere offerte.
Provare gli abiti prima di acquistare è un diritto, anche se non sempre un obbligo per il negoziante. Diffidate di chi impedisce la prova o chiede un acconto per provarli: è un segnale di scarso rispetto per il cliente.
Per quanto riguarda il cambio, non è obbligatorio nei negozi fisici in caso di ripensamento, ma è sempre meglio chiedere in anticipo. Se invece il capo presenta difetti, la legge dal 1° gennaio 2022 garantisce 26 mesi per richiedere riparazione, sostituzione o rimborso, senza dover segnalare il problema entro 2 mesi come in passato. Conservate sempre lo scontrino o una prova d’acquisto.
In sintesi, i saldi estivi possono essere una grande occasione per rinnovare il guardaroba, ma solo se si affrontano con consapevolezza e attenzione. Dietro ogni offerta apparentemente imperdibile può nascondersi una trappola, ma con le informazioni giuste è il cliente a uscire vincitore, non il venditore.
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