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Ricorrenza
18 Luglio 2025 - 16:38
Museo Nazionale del Cinema di Torino
Domenica 20 luglio, il Museo Nazionale del Cinema festeggerà i suoi primi 25 anni di apertura all’interno della Mole Antonelliana: per l’occasione viene offerta al pubblico la possibilità di visitare i suoi spazi e le mostre temporanee al prezzo simbolico di 1 euro. I biglietti sono già disponibili online e presso la biglietteria.
«Un lungo viaggio fatto di emozioni, innovazione e meraviglia», raccontano dal Museo. «Dall’allestimento visionario di François Confino a oggi, abbiamo saputo cambiare forma restando fedeli alla nostra anima. Milioni di visitatori hanno attraversato questi spazi vivendo un’esperienza immersiva nella storia della Settima Arte».
L'ascensore panoramico
Se l'ascensore panoramico rimarrà chiuso fino al 22 luglio per manutenzione, il resto della Mole è pronta alla festa: al piano zero fino all'8 settembre è allestita “Metaversi”, prima personale dedicata al genio imprevedibile di Donato Sansone, artista, animatore e autore di film, videoclip, spot e altri “scherzi” audiovisivi, di lavori surreali e provocatori realizzati con tecniche diverse. «Sansone è un artista ancora in piena evoluzione, dissacrante e gioioso», lo ha definito Carlo Chatrian, direttore del Museo.
L'Aula del Tempio e tutta la cupola fino al 31 agosto sono invece la “casa” di “The Art of James Cameron”, spettacolare esposizione che celebra le creazioni del regista di “Avatar” e “Titanic”, i film con il maggiore incasso della storia del cinema mondiale. Nelle parole del direttore Chatrian, visitare questa mostra è come «entrare nella sua mente: mostriamo disegni e materiali ricreando un'atmosfera sospesa».
L'estate del Museo è stata ed è ricca di iniziative: da pochi giorni è aperta la Video room, luogo dedicato alla riflessione sul cinema contemporaneo e sulle forme del racconto audiovisivo, ospitando progetti “intorno al cinema” che attraversano generi, formati e piattaforme.
La storia
La storia del Museo non ha solo 25 anni, ma molti di più: il compleanno è relativo all'importantissimo trasloco nell'attuale sede, quella Mole simbolo architettonico della città di Torino, che l’architetto Alessandro Antonelli nel 1863 aveva inizialmente concepito come una sinagoga. All’epoca, con i suoi 167 metri e mezzo d’altezza, era l’edificio in muratura più alto d’Europa: a fine secolo scorso, poi, l'affidamento a Confino per immaginare come ospitare un patrimonio che Torino vantava già da quasi mezzo secolo.
Il progetto
Tutto ciò è stato possibile infatti grazie alla visione pionieristica di una persona eccezionale che si chiamava Maria Adriana Prolo. Sul suo diario, il 6 giugno del 1941, scrisse: “Pensato il Museo”. Attenta e appassionata collezionista di reperti del cinema da tutto il mondo, Prolo acquistò oggetti unici e preziosi, che ne costituirono il primo allestimento (e ancora oggi, per quanto riguarda l'area del pre-cinema, ne sono il fondamentale cuore), ospitato a Palazzo Chiablese fino al 1985, quando venne chiuso per motivi di sicurezza.
Il Museo è in continua evoluzione, impegnato ora in progetti di ammodernamento e attento a seguire le nuove frontiere del cinema mondiale: organizzatore del Torino Film Festival, di Cinemambiente e del Lovers Film Festival ha saputo attrarre e ospitare i più grandi nomi della Settima Arte, da Alfred Hitchcock (storica la sua foto con Maria Adriana Prolo nella sede originaria) a Martin Scorsese.
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