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Televisione
19 Luglio 2025 - 14:32
Il potere, l’amore e il prezzo da pagare per stare al passo con i tempi che cambiano, in sostanza: “Il gattopardo”. Come nella letteratura, anche in tv, la storia tratta dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa vince su tutti piazzandosi, con le sue 11mila visualizzazioni, al primo posto dei titoli italiani più visti su Netflix nei primi sei mesi (gennaio-giugno) del 2025. Un primato che a livello internazionale spetta a “Adolescenze”, vincitrice incontrastata della hit con quasi 145mila visualizzazioni. A farle seguito “Squid game 2” (117mila e 300) e “Squid game 3” (75mila e 500 visualizzazioni), il primo “Squid game” finisce, invece al 12esimo posto (42mila).
Tornando in Italia, il trionfo del “Gattopardo” fa bella Torino dato che la serie con Kim Rossi Stuart, Deva Cassel e Benedetta Porcaroli fu girata, nell’autunno del 2023, anche sotto la Mole. In particolare le riprese riguardarono la realizzazione del quinto episodio diretto da Laura Luchetti. Tra le location: piazza Carignano, via Carlo Alberto, piazza Palazzo di Città, Parco ai Caduti dei Lager Nazisti, lo shooting ha coinvolto il Museo Nazionale del Risorgimento – che ha aperto l’aula della Camera dei deputati del Parlamento subalpino, Palazzo Carignano, Palazzo Birago Di Borgaro, Palazzo Cisterna.
E non è tutto, ci furono anche diversi professionisti piemontesi impiegati sul set nei principali reparti, tra cui Davide Spina, Chiara Moretti, Francesco Chiacchio, Fabrizio Giommetti e Andrea Serenrosso. Tutto questo a Torino, in generale la realizzazione delle serie vanta numeri da vero kolossal che comprendono: 5 mila comparse, 300 stuntmen, 6 mila costumi, 2 mila paia di scarpe nuove oltre alle 2.500 di repertorio, 900 paia di guanti in pelle e in tessuto, 300 barbe eseguite a mano, 15 mila candele, 50 salotti antichi comprati in tutta Italia e un centinaio tra carrozze, carretti e barche, nonché 100 giorni di riprese e 50 location. Cifre doverose per uno dei romanzi più fortunati del Novecento (uscì nel 1958) cui seguì il film cult di Luchino Visconti. La storia è ambientata nella Sicilia del 1860, protagonista Don Fabrizio Corbera, l’indimenticabile Principe di Salina, che conduce una vita intrisa di bellezza e privilegio. Ma l’aristocrazia siciliana si sente minacciata dall’unificazione italiana, e Fabrizio si rende conto che il futuro della sua casata e della sua famiglia è in pericolo e, per tanto, ricorrerà a un espediente contorto per salvare del quale ne pagherà le conseguenze l’amata figlia...
Gli altri titoli italiani in classifica a seguire sono: “Sara – La Donna nell’Ombra”, “Acab”, “Storia della mia Famiglia”, “Maschi veri”, “Ilary”.
La classifica internazionale
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