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Camminate
14 Agosto 2025 - 23:25
Per gli amanti delle camminate in natura che non vogliono rinunciare alla compagnia del proprio fedele amico a quattro zampe, le montagne piemontesi offrono scenari mozzafiato e sentieri adatti anche ai nostri compagni pelosi. Abbiamo selezionato tre escursioni a portata di gita fuori porta, ognuna con le proprie caratteristiche e difficoltà, per garantire avventure indimenticabili a tutta la famiglia.
LAGHI DEL PAIONE: UN TREKKING TRA SCIENZA E NATURA
I Laghi del Paione rappresentano una delle gemme nascoste della Val Bognanco, con i loro tre specchi d'acqua disposti a gradinata naturale sui versanti montani.
Il percorso
L'escursione inizia dall'Oratorio di San Bernardo, seguendo inizialmente una strada pianeggiante fino al ponte sul Rio Rasiga. Chi preferisce evitare l'asfalto può optare per il canale parallelo che conduce al ponte attraverso un percorso sterrato. Da qui si risale la strada carrozzabile fino al primo tornante, dove inizia il vero sentiero GTA che si inerpica nel bosco.
Quando il sentiero si spiana, si raggiunge un incrocio cruciale: abbandonando il GTA, si svolta a sinistra verso l'Alpe di Paioni. Il percorso costeggia una radura, fiancheggiando un caratteristico muro a secco, per poi attraversare l'alpeggio fino a incontrare una strada sterrata nei pressi di una grande baita dalle finestre rosse, punto di riferimento inconfondibile.
Il sentiero D10 prosegue attraverso un suggestivo bosco di larici; superato il limite della vegetazione arborea, il paesaggio si apre su praterie alpine e rocce levigate dai ghiacciai, fino a raggiungere la conca del primo Lago dei Paioni (inferiore).
L'escursione presenta un dislivello di 910 metri, partendo dalla località Colle a 1.248 metri per raggiungere la quota massima di 2.156 metri. La difficoltà è classificata come E (Escursionistico) e richiede circa 5 ore per l'andata e ritorno. Un vantaggio importante è la presenza di acqua potabile disponibile all'inizio del percorso, fondamentale per idratare sia sé stessi che il proprio compagno a quattro zampe.
MONTE ZEDA: PANORAMI MOZZAFIATO SUL LAGO MAGGIORE
Il Monte Zeda rappresenta una delle vette più panoramiche della zona, offrendo una vista spettacolare sul Lago Maggiore che ripaga ampiamente la fatica dell'ascesa. Questo trekking richiede una buona preparazione fisica sia per i proprietari che per i loro compagni canini, ma regala emozioni uniche a chi decide di affrontarlo.
Il percorso
L'avvicinamento inizia da Verbania, passando per Premeno, Oggebbio e Pian Cavallo fino alla località Colle, dove termina la strada asfaltata e si trova un comodo parcheggio. Per chi volesse ridurre leggermente il dislivello, la strada prosegue (seppure in condizioni disagevoli) fino all'Alpe Archia a 1.350 metri.
Il sentiero segue inizialmente una strada sterrata che procede a mezzacosta senza praticamente guadagnare quota, fino al Passo di Folungo (1.369 metri). Da questo punto, la strada inizia a salire decisamente con una serie di tornanti, raggiungendo i ruderi dell'ex Rifugio Pian Vadà.
Il percorso si porta quindi sulla depressione tra Monte Zeda e Monte Vadà, dove termina la strada. Un sentiero ben tracciato conduce alla vetta con un ultimo tratto piuttosto ripido ma tecnicamente non difficile.
Tecnicamente, l'escursione presenta un dislivello di 1.045 metri, partendo dai 1.350 metri dell'Alpe Archia per raggiungere i 2.395 metri della vetta. La difficoltà è classificata come EE (Escursionisti Esperti) e l'esposizione nord richiede particolare attenzione alle condizioni meteo. Un aspetto fondamentale da considerare è l'assenza di fonti d'acqua lungo tutto il percorso: è indispensabile portare abbondanti scorte sia per sé che per il cane.
LAGO D'AVINO: IL CLASSICO DELL'ALPE VEGLIA
Un grande classico che non stanca mai, il Lago d'Avino nell'Alpe Veglia rappresenta la scelta ideale per chi cerca un'escursione ben tracciata e accessibile, con la possibilità di personalizzare il percorso scegliendo tra diverse varianti sia in salita che in discesa.
Il percorso
Si parte da Ponte Campo (parcheggio a pagamento: 3 euro al giorno), raggiungibile da Varzo attraverso San Domenico, proseguendo oltre gli impianti di risalita. Il sentiero inizia risalendo verso l'Alpe Veglia seguendo la strada percorribile in jeep.
Una volta giunti all'alpe, si seguono le indicazioni per Cianciavero e quindi per le famose Marmitte dei Giganti, spettacolari formazioni rocciose scavate dall'azione erosiva delle acque. Da questo punto si può scegliere tra il sentiero più ripido ma diretto o quello più agevole ma leggermente più lungo.
Il percorso prosegue dapprima in leggera salita, poi su pendio più deciso fino a raggiungere il lago d'Avino. Oltrepassata la diga, si seguono le indicazioni e gli ometti di pietra fino al Passo del Croso.
La discesa, che richiede particolare attenzione, segue un sentiero ripido fino a un bivio per l'Alpe Vallèe. Prendendo la direzione opposta, si torna sulla strada percorribile in jeep che riporta al Veglia e quindi a Ponte Campo. Alcuni tratti della discesa sono attrezzati con funi fisse per superare i punti più impegnativi.
L'escursione presenta un dislivello di 1.045 metri partendo da Ponte Campo e richiede un livello di esperienza EE (Escursionisti Esperti). Lungo il percorso è disponibile acqua potabile presso Cianciavero, punto strategico per rifornirsi.
CONSIGLI PER LE ESCURSIONI CON IL NOSTRO AMICO A QUATTRO ZAMPE
Prima di intraprendere qualsiasi escursione con il proprio amico a quattro zampe, è fondamentale valutare le sue condizioni fisiche e il suo livello di allenamento. Come per gli esseri umani, anche i cani necessitano di una preparazione graduale per affrontare dislivelli importanti e lunghe camminate.
È essenziale portare sempre acqua sufficiente per il cane, soprattutto sui percorsi dove non sono presenti fonti naturali. Durante e dopo l'escursione, controllare regolarmente le zampe del proprio compagno per individuare eventuali ferite o irritazioni. Per rispettare la fauna selvatica, mantenere il cane al guinzaglio nelle aree più sensibili dell'ecosistema montano. Infine, verificare sempre le condizioni meteorologiche prima della partenza, poiché il tempo in montagna può cambiare rapidamente.
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