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Le Mostre del Museo del Cinema: dopo Sansone (che continua) arriva "Pazza Idea", ecco di cosa si tratta...

E a Vercelli negli spazi della Manica delle donne dell’Ospedale Maggiore Sant’Andrea si potrà vedere la mostra “Le donne di Riso Amaro"

Le Mostre del Museo del Cinema: dopo Sansone (che continua) arriva "Pazza Idea", ecco di cosa si tratta...

Settembre, tempo di mostre per il Museo Nazionale del Cinema, impegnato su tre proposte di grande interesse per pubblici di ogni generazione. L’attesa maggiore è per il giorno 20 settembre, sabato, in cui si potrà scoprire cosa è stato scelto e come è stato pensato il percorso espositivo della mostra “Pazza Idea. Oltre il ’68: icone pop nelle fotografie di Angelo Frontoni”. L’immagine scelta come manifesto è indicativa del grado di eccentricità dell’intera operazione: si vede Patty Pravo, capello biondo, mosso e sciolto al vento, in piedi accanto a uno squalo (finto, evidentemente) con le fauci aperte.

Non è la prima volta, anzi, che le immagini di Angelo Frontoni custodite dal Museo del cinema (che ne ha acquisito l’imponente archivio molti anni fa) diventano un’esposizione: noto come “il fotografo delle dive”, infatti, è stato di ispirazione ad esempio per “Sul set” (2005), che raccontava cinquant’anni di cinema italiano attraverso l’occhio privilegiato della sua macchina fotografica; nel 2007 “Mediterraneo” si concentrava invece su foto dal set de “Il Disprezzo” di Godard, a Capri, nel 1963 e su alcune “bellezze al bagno”.

Non solo Torino, però: sempre più spesso il Museo ama uscire dalla Mole Antonelliana per mostrare le sue bellezze, e anche dalla città. Così avviene a Vercelli, dove - negli spazi della Manica delle donne dell’Ospedale Maggiore Sant’Andrea - si potrà vedere la mostra “Le donne di Riso Amaro” dal 12 settembre al 31 dicembre. In occasione di Risò - Festival Internazionale del Riso, l’esposizione è dedicata al capolavoro del neorealismo girato nel 1948 da Giuseppe De Santis nelle risaie del vercellese e alle donne che lo hanno ispirato. Una parte del percorso propone immagini di mondine ritratte dai fotografi dell’agenzia vercellese Fotocronisti Baita: affreschi delle risaie e di giovani donne al lavoro che posano orgogliose davanti all’obiettivo. Le immagini dialogano con le foto di set del film e con i ritratti della mondina per eccellenza del grande schermo, interpretata da Silvana Mangano. La terza proposta è una mostra non nuova, ma prolungata per permettere a un pubblico più ampio di poterla scoprire: la prima personale dedicata a Donato Sansone, artista, animatore e autore di brevi film, videoclip musicali, spot e altri “scherzi” audiovisivi, di lavori surreali e provocatori realizzati con tecniche diverse che traducono in tratto grafico e animazione diverse visioni della realtà. “Metaversi” doveva concludersi l’8 settembre ma visto il successo sarà visitabile fino al 6 ottobre.

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