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Al Cineteatro Baretti

Torino Underground Cinefest 12: film culto, rigorosamente "dal basso"

Ideato da Mauro Russo Rouge e diretto da Alessandro Amato, il festival in partenza il 24 settembre

Torino Underground Cinefest 12: film culto, anteprima e una retrospettiva su Gaglianone

Uno dei film attesi

Ci siamo: inizia oggi (mercoledì 24) con una speciale pre-apertura al Ramo d'oro in Galleria Umberto I e poi da domani (giovedì 25) per dieci giorni al cineteatro Baretti l'edizione numero 12 del Torino Underground Cinefest, ideato dal regista Mauro Russo Rouge (che oggi ne segue la direzione generale) e dallo scorso anno diretto artisticamente dal critico cinematografico Alessandro Amato.

«Se l'anno passato – spiega Amato – abbiamo cercato di crescere integrando l'offerta delle proiezioni con opere di produzione “local” e rafforzando la rete di collaborazioni con realtà del territorio, questa volta tali esperimenti di comunità si fanno sistema. È con orgoglio e piacere che accogliamo un numero sempre crescente di film italiani e in special modo piemontesi, i quali vanno a unirsi agli innumerevoli lavori che ogni anno riceviamo da tutto il mondo».

L'appuntamento al Ramo d'oro vede protagonista Paul Morrissey, recentemente scomparso, con il culto “Trash”. Giovedì 25 settembre alle 20,45 al Baretti il film scelto per l'apertura è “The Misadventures of Vince & Hick”.

Si tratta di «un’odissea crime dal ritmo travolgente, che mescola live action e immaginario da fumetto per dar vita alla leggenda dei vostri nuovi banditi preferiti. Vince, un ladro d’auto appena uscito di prigione, si ritrova suo malgrado al fianco di Hick, un truffatore tanto brillante quanto incosciente: insieme devono consegnare un’auto di grande valore a un pericoloso boss entro 48 ore». 

In anteprima mondiale, sempre giovedì 25, sempre al Baretti ma alle ore 19, è in programma “Sospesi” di Luca Quaia e Francesco Sgrò, presenti in sala. Il documentario racconta per la prima volta, con uno sguardo d’insieme, il mondo del circo contemporaneo italiano, con la sua poetica, le sue pratiche e i suoi protagonisti. Un itinerario inedito, da nord a sud, che segue giovani artisti impegnati nel rinnovamento di questa realtà, per conquistare nuovi pubblici e ispirare una nuova generazione di artisti. 

Regista simbolo di questa edizione sarà Daniele Gaglianone, a cui viene dedicata la retrospettiva “Scintille nel buio” con tre suoi grandi film (“Pietro”, “La mia classe”, “Nemmeno il destino” e “Ruggine”) e che terrà una masterclass domenica 28 alle 17 (ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili). Anconetano di nascita, torinese d’adozione, Gaglianone introdurrà tutti i suoi lavori e ha scelto come tema dell'incontro “Oltre la soglia del visibile, dentro il confine del reale”. 

Informazioni e dettagli sul sito tucfest.com.

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