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Arte

Il primo quadro di Giacomo Balla "futurista" in mostra a Torino

Lo ospiterà da oggi Villa Cerruti presso il Castello di Rivoli. Ecco le altre inaugurazioni della stagione

Giacomo Balla

“Bambina x balcone”

Quella “Bambina x balcone” che il collezionista Carlo Grassi acquistò direttamente da Giacomo Balla e che fu poi donata alle collezioni civiche di Milano, ha un significato particolare. Rappresenta un momento importante nel percorso artistico del pittore torinese: il passaggio dalla tecnica divisionista al linguaggio futurista. Il dipinto del 1912, che raffigura la figlia di Balla, la piccola Luce di 8 anni, mentre corre sul balcone della casa romana di via dei Parioli, si può ammirare da oggi e fino al 25 gennaio prossimo a Villa Cerruti, il nuovo polo museale del Castello di Rivoli.

E a pochi passi da Villa Cerruti, nel primo museo d’arte contemporanea che affianca alle sue collezioni una raccolta del passato, è visibile, sempre da oggi e fino al febbraio 2026, la collettiva di Guglielmo Castelli, Lydia Ourahmane e Oscar Murillo, tre artisti contemporanei cui è stata commissionata un’opera pensata per il Castello. La stagione espositiva del Castello di Rivoli, con la casa museo dell’imprenditore Francesco Federico Cerruti (scomparso nel 2015), costruita negli anni Sessanta per accogliere la sua vasta collezione, riparte dunque da uno degli artisti più importanti del Futurismo e da un nuovo format “Inserzioni” per progetti site specific.

Scambi e riallestimenti

Un’opera iconica, quella di Balla, confluita a Rivoli dalla GAM di Milano a seguito di uno scambio con un altro capolavoro, le “Membra stanche” di Pellizza da Volpedo che andranno ad arricchire la grande mostra dedicata all’autore de “Il quarto stato” da oggi aperta nella galleria meneghina. Il prestito milanese della “Bambina x balcone” è stato anche l’occasione per il riallestimento di altre cinque opere di Balla appartenenti alla collezione Cerruti, posizionate in nuovi ambienti della casa:

  • due pastelli su carta: “La Seducente (Enrichetta)” (1902) e “Via Po” (1904);
  • due dipinti del 1913: “Velocità astratta” e “Orbite celesti”;
  • il “Piccolo autoritratto”, un inchiostro su carta del 1920.

Da oggi presente in villa anche un video di Alessandra Ferrini.

Inserzioni”: nuovi interventi site specific

Inserzioni”, invece, è il titolo della nuova serie presentata nel Castello, nel solco dei festeggiamenti dei quarant’anni dell’istituzione. «Le abbiamo chiamate Inserzioni – spiega il direttore Francesco Manacorda – perché si inseriscono nell’edificio e nella collezione permanente». Un progetto sostenuto da Radical Commissioning Group che dà carta bianca agli artisti per creare opere visionarie. Tre gli artisti coinvolti in questa prima serie:

  • Guglielmo Castelli parte da una “finta” filastrocca per bambini per realizzare il suo ciclo creativo “circolare”, che, partendo dai disegni, giunge alla pittura di genere fantastico per arrivare alle maquette fatte con ritagli di carta e tessuti su cui ha pulito i pennelli.
  • Una partitura in Braille scritta per tre cantanti ciechi è quella incastonata dall’artista algerina Lydia Ourahmane nelle pareti di due stanze del museo. Durante la performance andata in scena ieri (verrà replicata nella settimana di Artissima), ogni cantante ha seguito con la mano la propria parte. Una volta registrata, la performance viene riprodotta su tre altoparlanti.
  • Non per tutti ma solo per alcuni, per chi ha voglia di stendersi su un lettino con le ruote e infilarsi sotto un enorme arazzo di tele intrecciate a 70 centimetri da terra, l’opera di Oscar MurilloA see of history”.

«Sono progetti dinamici – sostiene la presidente del Castello di Rivoli, Francesca Lavazza – per riscoprire le radici di questo luogo». L’installazione di Murillo sarà acquisita dal museo al termine della mostra.

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