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29 settembre, 1° ottobre

Flop in Rai, sold out a teatro: e se Alessandro Cattelan avesse sbagliato qualcosa?

"Risulto antipatico al più buono di tutti: Fabio Fazio. Sanremo? Una mestruazione..." Battute e ironia, lo showman inaugura il Colosseo di Torino con un doppio tutto esaurito

Alessandro Cattelan

Lo showman di Tortona Alessandro Cattelan

, e se Alessandro Cattelan avesse sbagliato tutto? Forse proprio tutto no ma, qualcosina sì, dato che dopo essersi lasciato inglobare dall’allettante contratto in Rai non è riuscito a emergere in tutta la propria libertà espressiva trovandosi alla fine orfano di un ingaggio in tv vero e proprio, fatta salva la giuria a “Italia’s Got Talent 2025” come figliol prodigo di “mamma” Sky. Una libertà che, invece, lo showman di Tortona sta ritrovando sul palcoscenico con “Benvenuto nell’AI!”, il suo ultimo spettacolo, non a caso sold out in quasi tutta Italia. Un monologo irriverente e divertente dedicato all’universo dell’intelligenza artificiale con cui si aprirà il 30 settembre e il 1° ottobre la stagione del Teatro Colosseo di via Madama Cristina a Torino, in due date andate esaurite in un baleno. Analisi intelligenti, ironia, battute al vetriolo per lanciare fuori dalla scarpa qualche sassolino di troppo, Cattelan sta ritrovando sul palco il vero se stesso forse da troppo represso in nome di Sanremo, Eurovision (che presentò proprio a Torino nel 2022 con Mika e Laura Pausini) e quant’altro.

«Carlo Conti? - dirà dal vivo - va così veloce all’Ariston che se sbagli ti butta giù - in merito alla sua esperienza Sanremese, dove ha presentato anche Sanremo Giovani in un’esperienza che oggi, pare, sarà affidata a Gabriele Corsi - una mestruazione tanto il bagno di sangue che quei cinque giorni ti richiedono... - e ancora -. Io sto sul ca**o a un sacco di persone, ma non a quelle facili, come Selvaggia Lucarelli o Fabrizio Corona. Risulto antipatico al più buono di tutti: Fabio Fazio».

Uno sbotto che giunge da un cuore finalmente libero da clausole e che, si spera, lo stia riportando a ritrovarsi davvero. Cattelan condurrà così il pubblico in un viaggio surreale e divertente dentro l’universo dell’intelligenza artificiale.

Un mondo che sembra proiettarci verso un futuro comodo e senza sforzo, ma che ci costringe a interrogarci sul prezzo da pagare: davvero siamo pronti a delegare alle macchine la nostra capacità di scegliere e di immaginare?

Per il Teatro Colosseo l’apertura con Alessandro Cattelan «rappresenta - spiegano - la conferma di una vocazione chiara: essere luogo di incontro tra spettacolo popolare e qualità, tra leggerezza e pensiero critico, e raccontare il contemporaneo attraverso i linguaggi più diversi».

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