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Automotive & Finanza

Stellantis, i dipendenti puntano sul Gruppo: comprate azioni per 209 milioni di euro

I lavoratori salgono al 2,8% del Gruppo, che intanto in Borsa torna a superare i 10 euro

Stellantis, l'azionariato dei dipendenti cresce: 22 milioni di azioni in tre anni

I dipendenti Stellantis credono al Gruppo. Quanto basta, almeno, per investire e acquistare azioni: 22 milioni di azioni per un controvalore di 209 milioni di euro. Sono questi i dati dell'edizione 2025, che si è chiusa il 25 novembre, di Shares to Win, il piano di azionariato dedicato ai dipendenti Stellantis. Dal lancio nel 2023, i lavoratori hanno sottoscritto appunto complessivamente 22 milioni di azioni, per un controvalore di 209 milioni di euro: 141 milioni frutto di sottoscrizioni personali, 68 milioni come contributi integrativi del gruppo. Il risultato consolida una partecipazione diffusa: i dipendenti oggi detengono il 2,8% del capitale, in aumento di 1,1 punti percentuali rispetto all’ottobre 2023.



I numeri dell'edizione 2025
A livello globale il programma ha registrato un tasso di sottoscrizione dell’11%, con un investimento medio superiore a 1.150 euro per aderente. L’iniziativa, alla sua terza edizione consecutiva, è stata estesa a 20 Paesi e ha coinvolto oltre 235.000 dipendenti idonei. Francia, Italia e Stati Uniti hanno contribuito per circa due terzi delle sottoscrizioni totali di quest’anno, segno di un coinvolgimento forte nei mercati chiave del gruppo. E importante in un momento - negli ultimi giorni almeno - di crescita a Piazza Affari: oggi, per esempio, il titolo ha raggiunto 10,37 euro con una crescita dell'1,79%.

Dove cresce l'azionariato
La geografia delle adesioni conferma la centralità delle aree storiche di Stellantis: gli stabilimenti e gli uffici nei tre Paesi guida fanno da traino, mentre l’estensione del perimetro a 20 mercati sta ampliando la base dei potenziali azionisti interni. La quota del 2,8% in mano ai dipendenti, pur non essendo determinante dal punto di vista del controllo societario, rappresenta un presidio significativo di partecipazione e allineamento di interessi.



Cosa significa per l'azienda
Nel messaggio che accompagna i risultati, la società rimarca la propria impostazione “people-centric”: l’azionariato diffuso è presentato come leva per rafforzare fiducia reciproca, coesione e senso di appartenenza. In sintesi, un impegno a “condividere la creazione di valore” rendendo i dipendenti partecipi dei risultati industriali e finanziari.



Le prospettive
Dopo tre edizioni consecutive, spiegano dal Gruppo, Shares to Win si sta consolidando come strumento stabile di welfare azionario. La tenuta dell’adesione all’11%, in un contesto di volatilità dei mercati e di trasformazione dell’automotive, suggerisce che la formula (sottoscrizioni personali integrate dal contributo aziendale) sia percepita come equilibrata. Sarà interessante osservare se, nei prossimi cicli, l’azienda punterà ad ampliare ulteriormente la platea o a rimodulare gli incentivi, specie nei Paesi in cui la partecipazione è ancora sotto media.

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