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Il Borghese

Il San Valentino di John Elkann (e non solo), sindacati in piazza: "Ecco perché la 500 Ibrida non basta"

Riparte la mobilitazione dei metalmeccanici per il settore automotive e le aziende dell'indotto

Il San Valentino di John Elkann (e non solo), sindacati in piazza: "Ecco perché la 500 Ibrida non basta"

La data è il 14 febbraio, ma quella che mandano (a John Elkann e non solo) i sindacati non è una lettera d’amore. Perché, a due giorni dall’annuncio della ripartenza di Mirafiori, a pochi altri dalla firma del nuovo contratto di lavoro (che non coinvolge i lavoratori di Stellantis), i metalmeccanici torinesi tornano a mobilitarsi.

“Innamorati di Torino” è lo slogan di questa mobilitazione decisa non all’ombra della Porta 2 di Mirafiori, ma del Santo Volto, della serie: rivolgiamoci anche più in alto, oppure aiutati che il Ciel ti aiuta... Perché la partenza della produzione della Fiat 500 Ibrida è di certo «una buona notizia», ma non è la panacea per tutti i mali del settore automotive. Ieri, all’auditorium Santo Volto, Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr della provincia, hanno riunito oltre 500 delegati delle principali aziende automotive del territorio, molte delle quali in sofferenza per la crisi del settore, tra guai di mercato, transizione elettrica e, adesso, questo stato di “guerra” fra i produttori e l’Europa proprio sul Green Deal, che potrebbe portare a una nuova rotta, cui le imprese più piccole, quelle dell’indotto, dovranno in qualche modo adeguarsi.

E l’assemblea dei metalmeccanici ha deciso, in questo scenario che possiamo tranquillamente definire confuso, almeno, dare il via a una serie di iniziative con «l’obiettivo di tutelare e rilanciare lo stabilimento di Mirafiori e l’indotto auto». Quindi, si parte dalle assemblee dei lavoratori, poi il 30 gennaio ci sarà una tavola rotonda, sempre al Santo Volto, alla presenza delle istituzioni locali e dei principali soggetti attivi sul territorio, durante la quale si aprirà una riflessione sulla centralità dell’auto a Torino e sulle strategie per tutelare il settore e il tessuto occupazionale locale.

Fino a sabato 14 febbraio, San Valentino, con la mobilitazione in piazza dal titolo “Innamòràti di Torino”, che si prefigge l’obiettivo di ribadire il legame tra la città e l’industria dell’auto e per affrontare concretamente i cambiamenti in atto nel settore. La filosofia è questa: scendere in piazza, in maniera unitaria, ha portato - dicono - al cambiamento di piani di Stellantis il cui frutto principale è proprio la Fiat 500 Ibrida (a volerla leggere così: la realtà dei fatti, ci permettiamo di far notare, è un filo più complessa, ricordando noi benissimo il momento in cui dalle parti di Mirafiori prese forma il piano Ibrida), dunque adesso si chiede «nuovi modelli accessibili ai consumatori italiani per garantire un futuro allo stabilimento, ai lavoratori e al territorio», mentre «le 400 assunzioni annunciate da Stellantis sono un fatto positivo, me è prioritario che i lavoratori somministrati siano confermati a tempo indeterminato». E infine si chiede «l’apertura di un tavolo permanente dedicato all’industria per avviare un confronto continuo e proficuo» con le istituzioni. Le quali, questa volta, scenderanno in piazza con i sindacati?

E attenzione alle coincidenze temporali: febbraio è il mese in cui, in Stellantis, dovrebbe scadere l’attuale contratto di solidarietà. E partire il secondo turno alle Carrozzerie. Il mese più corto dell’anno si annuncia come il più intenso.

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