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Questa Leapmotor sarà la nuova Fiat (Brava)? Ecco a cosa sta pensando Stellantis

Trazione posteriore, prezzi aggressivi in Cina, la strategia di rebadging Fiat e produzione a Saragozza

La nuova Leapmotor elettrica sarà una Fiat? Indizi su rebadging e produzione europea con Stellantis

Leapmotor rompe gli indugi in Cina con la nuova compatta elettrica Lafa 5 e, secondo diverse fonti, prepara il terreno a uno sbarco in Europa attraverso la via più rapida: un rebadging con un marchio del gruppo Stellantis. Gli indizi portano a Fiat, che punta a completare la propria gamma entro il 2026, contenendo tempi e costi di sviluppo. Potrebbe diventare la nuova Fiat Brava?



Cosa sappiamo del modello
La Lafa 5 debutta in Cina con un prezzo d’ingresso temporaneo di 92.800 yuan (circa 13.100 dollari), in cinque versioni. È lunga 4,43 metri, ha impostazione sportiva a trazione posteriore e propone potenze tra 132 e 160 kW. L’autonomia dichiarata (ciclo CLTC) spazia da 515 a 605 km grazie a batterie LFP da 56,2 o 67,1 kWh. La ricarica rapida consente il passaggio dal 30% all’80% in meno di 20 minuti, mentre il pacchetto Adas è annunciato come avanzato. A questi prezzi, in Cina la vettura mira a sfidare Volkswagen ID.3, Saic MG4, Byd Dolphin e la Firefly di Nio.



Un progetto pensato anche per l'Europa
La B05 è stata sviluppata con il contributo del team europeo di Stellantis. Il gruppo di Hangzhou vede Stellantis nel capitale con una quota del 21% e una joint venture mirata all’Europa. In questo quadro, la nuova compatta diventa un tassello potenzialmente decisivo per aggredire i segmenti più affollati dell’elettrico con un’architettura già pronta e scalabile.

Dove potrebbe nascere
Secondo media cinesi, riprendendo indiscrezioni già circolate anche in Europa, la produzione potrebbe essere avviata nello stabilimento Stellantis di Saragozza (Spagna) nell’ambito del piano produttivo congiunto. Le stesse fonti ricordano il dossier del suv B10, ipotizzato con marchio Opel per i mercati europei. Per la Lafa 5, invece, il rebadging avrebbe come opzione preferenziale il marchio Fiat.



Perché interessa a Fiat
Per Fiat, che ha l’esigenza di colmare lo spazio tra le citycar elettriche e i segmenti superiori, una compatta a trazione posteriore con autonomie competitive e tempi di ricarica rapidi sarebbe un tassello strategico. Un rebadging consentirebbe di ridurre investimenti e time-to-market, affiancando l’eventuale affinamento di design, tarature dinamiche e dotazioni in chiave europea.

La suggestione poi porta verso il nome "Brava", che avrebbe un certo appeal in tutta Europa. Una suggestione che aumenta osservando le linee, chiaramente influenzate dal lavoro dei designer italiani e del Centro Stile Fiat di Torino, della Lefa5, anche in chiave versione ultra-sport attesa successivamente.

Inoltre, attenzione all'operazione Fiat 500 Hybrid: Stellantis, con la nuova citycar a Mirafiori, ha dimostrato di poter trasformare una EV in una Hybrid, quindi aumentando la possibilità di penetrazione di mercato. L'operazione Mirafiori potrebbe essere replicata a Saragozza?



Uno snodo nel rapporto Cina-Europa
Se la collaborazione con Stellantis porterà a una produzione in Europa e al debutto con un brand occidentale, la Lafa 5 potrebbe trasformarsi in uno dei dossier industriali dell’anno. Come annota Milano Finanza, sarebbe un passaggio simbolico verso una nuova fase dei rapporti tra Cina ed Europa nell’automotive, con Stellantis e Leapmotor in primo piano. Resta da verificare l’effetto dei costi industriali europei, delle politiche tariffarie e degli standard omologativi: variabili che potrebbero incidere sul posizionamento finale, ma che una produzione locale contribuirebbe in parte a mitigare.

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