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View Conference

Daniele Bigi: "Così sono nati i miei Fantastici 4"

Il genio italiano degli effetti speciali ospite alle Ogr mercoledì 15 ottobre

Daniele Bigi a Torino svela i retroscena retrofuturistici di I Fantastici 4

I protagonisti

Tra i tanti nomi internazionali di prestigio presenti all'edizione 2025 della View Conference, dedicata all'animazione, agli effetti visivi, al gaming e all'innovazione tecnologica e in corso a Torino fino a venerdì 17 ottobre, spicca la presenza di Daniele Bigi, nato a Como, italiano in arrivo da Londra dove ha lavorato come supervisore agli effetti in “I Fantastici 4”, film Marvel campione di incassi dell'estate 2025.

Bigi sarà alle Ogr mercoledì 15 ottobre, alle 10,15, per sveltare i segreti di quel film. «In questo lavoro – ci spiega poche ore prima di volare verso l'Italia – ho avuto modo di relazionarmi direttamente con Scott Stokdyk e Lisa Marra di Marvel e con il regista del film, Matt Shakman. A loro proponevo idee e soluzioni, da loro ricevevo le indicazioni su come fare: siamo orgogliosi di quanto realizzato e del successo ottenuto in sala».

I buoni risultati al botteghino sono dovuti anche all'aspetto retrò degli effetti speciali: la storia è ambientata in una città ispirata alla New York degli anni '60, anche se collocata in un altro universo.

«Quello è stato uno degli aspetti più belli su cui lavorare», commenta Bigi. «Volevamo creare qualcosa di nuovo, che unisse tradizione e modernità: da tanto tempo non si vedevano al cinema “I Fantastici 4” e ci tenevamo a farlo con uno stile unico, retrofuturistico. Sono fiero di come abbiamo creato la Cosa, è fatto di pietra ma per la prima volta verosimile. Gli sforzi per rendere credibili i superpoteri di Sue Storm, poi, ci hanno portato a riscoprire tecniche antiche da unire alle ultime scoperte».

Bigi ha studiato al Politecnico di Milano e la sua carriera doveva essere nel disegno industriale: «Erano gli inizi degli anni '90, quelli dei primi corti della Pixar, di film come “Terminator 2” e soprattutto “Jurassic Park”, che è ancora oggi considerato il più importante film del settore: ho iniziato a sognare di lavorare in questo campo e dopo la laurea ho iniziato a viaggiare per il mondo per riuscirci».

Stati Uniti, India e poi Londra, tanti anni in diverse realtà come FrameStore e ora da un decennio lavora alla Industrial Light & Magic, fondata da George Lucas.

«All'inizio ero specializzato nel reparto luci, poi sono salito di ruolo: il mio primo lavoro come supervisore è stato per Steven Spielberg, in “Ready player one”. Superato quello, è stato naturale continuare in quel ruolo: sarò felice a Torino di raccontare al pubblico presente alcuni segreti del mio lavoro, sperando di ispirare i giovani che vogliono seguire la stessa strada».

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