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ASPETTANDO "I VESPRI SICILIANI"
01 Luglio 2023 - 16:43
Il suggestivo sipario dipinto con una scena de "I Vespri siciliani"
Tutto è iniziato il 10 aprile scorso, nella sera di Pasquetta quando la Mole Antonelliana si è colorata di rosso con il logo ideato per l’occasione. Sono seguite le due giornate a porte aperte del teatro di piazza Castello, poi lo speciale andato in onda su Rai Cultura, quindi l’atteso incontro con il soprano Raina Kabaivanska. Ora le celebrazioni per i 50 anni del Regio toccano un altro traguardo importante: l’omaggio in musica alla storica inaugurazione del 1973, quella che vide il nuovo teatro disegnato da Carlo Mollino rialzare il sipario, dopo l’incendio che lo distrusse nel 1936, su “I Vespri siciliani” di Giuseppe Verdi firmati da Maria Callas. Per ricordare l’evento, il capolavoro del maestro di Roncole, che narra la ribellione di un popolo all’invasore straniero, verrà proposto al Teatro Regio martedì 6 luglio (ore 19) in forma di concerto, nella versione italiana di Arnaldo Fusinato. «Un Concerto di Gala - afferma il direttore artistico Cristiano Sandri - che saprà celebrare al meglio questo importante anniversario».
E lo farà con un cast stellare: il soprano Roberta Mantegna, il tenore Piero Pretti, il baritono Vladimir Stoyanov, il basso Michele Pertusi. Completano il cast: Amin Ahangaran, Emanuele Cordaro, Francesco Pittari, Paolo Antognetti Lodovico Filippo Ravizza e i due giovani artisti del Regio Ensemble Irina Bogdanova e Lulama Taifasi. Sul podio a dirigere l’Orchestra e il Coro del Regio il maestro Riccardo Frizza, considerato fra i principali direttori della sua generazione, a istruire il Coro per la prima volta il maestro Ulisse Trabacchin. «La musica è uno dei tre punti cardine di Regio 50 - spiega il sovrintendente Mathieu Jouvin - insieme al forte legame con la Città che rende il Teatro la casa dei torinesi e a Carlo Mollino, il geniale architetto che ha progettato un teatro assolutamente unico nel suo genere, e la scelta dei Vespri, titolo emblematico per la rinascita del Regio, è il modo migliore per celebrare questi 50 anni: una ricorrenza che non guarda solo al passato, ma soprattutto al presente e al futuro».
Al passato di 50 anni fa guarda la serata di martedì prossimo, a quel 10 aprile del 1973 quando Torino catalizzò l’attenzione del mondo con la riapertura del nuovo Regio legata al nome di Maria Callas. Quella del grand-opéra in francese di Giuseppe Verdi fu l’unica regia firmata dalla divina (insieme con Giuseppe Di Stefano). «Uno spettacolo nato male e proseguito peggio» ha dichiarato in un’intervista Raina Kabaivanska, che nell’opera fu la prima donna nel ruolo di Elena. Anche Luchino Visconti espresse la sua perplessità sulla Callas in veste di regista: «Maria fa una grande sciocchezza» aveva detto. Ma quello storico evento accese i fari sulla nostra città e il nostro teatro. Ed è giusto ricordarlo. All’inizio della serata un brindisi speciale verrà offerto a tutto il pubblico da Consorzio Alta Langa.
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