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21 luglio 1858
15 Luglio 2023 - 15:53
Camillo Benso Conte di Cavour
C’è stato un tempo in cui gli accordi internazionali si tenevano nel segreto di una carrozza, durante una proménade per una elegante cittadina termale. È il caso degli accordi di Plombières, siglati il 21 luglio 1858, che rappresentano un momento cruciale nella storia dell’Italia moderna.
Questo patto segreto tra Napoleone III, imperatore dei francesi, e Camillo Benso conte di Cavour, primo ministro del Regno di Sardegna, segnò l’inizio di una serie di eventi che avrebbero portato all’unificazione dell’Italia e alla nascita della sua forma attuale. All’epoca degli accordi di Plombières, l’Italia era frammentata in una serie di stati indipendenti e dominata in gran parte da potenze straniere, come l’Austria e il Regno di Sardegna.
L’obiettivo di Cavour era quello di liberare l’Italia (quella centro-settentrionale, ovviamente) dal dominio straniero e di creare uno stato unitario. Durante il loro incontro a Plombières-les-Bains, una località termale nelle Vosgi francesi, Cavour e Napoleone III concordarono un piano d’azione per realizzare l’unificazione italiana. Napoleone III si impegnò a sostenere militarmente il Regno di Sardegna in caso di conflitto con l’Austria, che deteneva il controllo di gran parte del territorio italiano settentrionale.
In cambio, Cavour accettò di cedere alla Francia la regione della Savoia e la Contea di Nizza, che facevano parte del Regno di Sardegna. Questa concessione territoriale garantì il sostegno di Napoleone III e fornì una giustificazione per l’intervento militare francese in caso di conflitto con l’Austria. Inoltre, Cavour concesse la mano della figlia del re, Maria Clotilde, che sarebbe andata in sposa al libertino cugino dell’imperatore, tale Girolamo Napoleone noto con il qualificante titolo di Plon Plon. Che era tutto un programma.
Gli accordi di Plombières si rivelarono determinanti nel corso degli eventi successivi. Nel 1859, il Regno di Sardegna avviò una serie di manovre diplomatiche che portarono all’inizio della seconda guerra d’indipendenza italiana contro l’Austria. La Francia di Napoleone III intervenne militarmente a sostegno del Regno di Sardegna; nel 1861, Vittorio Emanuele II fu proclamato re d’Italia. La Savoia e la Contea di Nizza divennero parte della Francia, come stabilito negli accordi di Plombières. Gli accordi di Plombières rappresentano un esempio di realpolitik, in cui gli interessi nazionali e le alleanze strategiche prevalgono sugli ideali.
Cavour si rese conto che l’appoggio della Francia era essenziale per raggiungere l’obiettivo dell’unificazione italiana, anche se ciò significava sacrificare alcuni territori. D’altra parte, Napoleone III vedeva nell’unificazione italiana un’opportunità per espandere l’influenza francese nella regione.
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