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IL PIATTO FORTE

Dal cinema alla nostra tavola
Ecco i fagioli alla Terence Hill

E’ diventata una pietanza iconica grazie al film ‘Lo chiamavano Trinità’

Dal cinema alla nostra tavolaEcco i fagioli alla Terence Hill

I fagioli alla Terence Hill

Ci sono gli spaghetti western ma ci sono anche i fagioli western. Il nome trae ispirazione dalla scena del film “Lo chiamavano Trinità”, il western all’italiana per eccellenza. Il film, diretto da E.B. Clucher (pseudonimo di Enzo Barboni), prende in giro i più cruenti classici filmoni americani, inserendo ampie scene di scazzottate per la gioia dei fan di Bud Spencer e Terence Hill.


La scena dei fagioli, all’inizio del film, è diventata un momento iconico del cinema italiano: vediamo Trinità, interpretato appunto da Terence Hill, entrare sporco e logoro in una locanda dopo una lunga e faticosa traversata nel deserto.
Unico piatto che il proprietario della locanda gli può offrire è una porzione di fagioli: ma l’affamato Trinità chiede l’intera padella per sé, finendola completamente in pochi minuti, grazie ad una fame vorace e quasi implacabile.


Si dice che per rendere più verosimile questa scena Terence Hill sia stato digiuno per qualche giorno. Di certo, la padella in questione era davvero capiente! Vero o no, di certo i “fagioli alla Bud e Terence” (ma in questo caso, solo alla Terence) sono davvero ottimi.


Ecco come prepararli. Servono 500 grammi di fagioli in scatola, meglio se borlotti. Poi, una/due cipolle, olio d’oliva e salsa di pomodoro, quindi della salsiccia o della pancetta. Si tagliano e si fanno appassire le cipolle nell’olio d’oliva. Cuocete per bene la salsiccia o la pancetta, nel caso della salsiccia dovrete avere cura di romperla per bene.


Una volta rosolata sfumate con del vino bianco. Quando la salsiccia sarà giunta a cottura aggiungete i fagioli scolati dall’acqua di conservazione. Aggiungete un pizzico di peperoncino a questa fase della preparazione e il sale.
Se volete, potete anche integrate ai fagioli qualche foglia di alloro fresco. In ultimo, aggiungete la polpa di pomodoro. Il risultato sarà un piatto deciso e rustico, ma al contempo amabile: una vera e propria ghiottoneria, che se ci pensiamo bene non è troppo dissimile da alcuni piatti tipici della nostra tradizione.
I fagioli di Terence Hill si possono accompagnare con un buon bicchiere di vino rosso. Meglio però non mangiarli da soli e fare attenzione alle compagnie, specie ai cacciatori di taglie. A meno di non chiamarsi… Trinità.
Ludovica Toscano

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