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Alla scoperta dei vini piemontesi
19 Ottobre 2023 - 07:30
Barolo, Barbaresco, le nobili e ricche terre di Langa, patrimonio dell’Unesco, paradiso del vino con le colline coltivate a uve Nebbiolo. Queste le conoscono tutti, ma quanti sanno che esiste un Nebbiolo anche in provincia di Torino? Un “Nebbiolo di montagna” che nasce a Carema, l’ultimo paese della provincia. Scopriamolo.
Carema e Sumié
È il Carema, ma esiste anche un Sumié prodotto dalla cantina Muraje. Qui, la coltivazione di Nebbiolo è tradizione millenaria. Un trattato del XVI secolo lo menzionava come vino presente sulla tavola dei Savoia, dei Reali di Francia e anche in Vaticano: Il bottigliere di Papa Paolo III Farnese, autore di una guida enologica datata 1539, lo definiva «un’ottima e perfetta bevanda da Principi e Signori». Per lo scrittore Mario Soldati era «forte e simpatico come un gusto di sole e di roccia».
In tutto e per tutto, quindi, degno del Nebbiolo ben più noto, per tacere dei suoi nobili figli che prendono il nome dai paesi di coltivazione, Barolo e Barbaresco appunto.
Colori e profumi
I vini prodotti dal Nebbiolo sono noti per il loro colore rosso rubino intenso, che tende a ingiallire con l’invecchiamento. Il Nebbiolo è noto per i suoi profumi complessi e floreali, spesso con note di rose, violette, al tarassaco e di frutti rossi e neri. Alcuni possono anche avere aromi di terra, funghi e spezie. Alla beva, la caratteristica è quella di un sapore ricco e complesso, con una buona struttura tannica. Può avere note di frutta rossa, ciliegie, lamponi e talvolta anche accenti terrosi e speziati. Il Nebbiolo, inoltre, tende ad avere un’acidità vivace e tannini forti, che contribuisce alla loro longevità. Questi vini sono spesso più gustosi dopo un adeguato invecchiamento in bottiglia.
Come abbinarlo
Il Nebbiolo si sposa splendidamente con carni rosse, in particolare con tagli di carne di alta qualità come filetto, controfiletto, costate e arrosti. Ma è una scelta eccellente anche per accompagnare piatti a base di cacciagione come cervo, cinghiale o anatra, e naturalmente formaggi stagionati e saporiti, come le tome ma anche il Parmigiano-Reggiano, il Pecorino, il Gorgonzola e il Taleggio. La combinazione di sapori intensi crea un’armonia gustativa. L’abbinamento principe è però con i funghi e piatti a base di tartufo.
Con il cioccolato
Ma per chi vuole provare una emozione particolare, nulla è più indicato del cioccolato fondente: al momento del dessert - ma anche in attimi di relax, di “meditazione” - è tutto da scoprire come un cioccolato fondente di alta qualità può contrapporsi bene all’acidità e ai tannini del vino.
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