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"La stagione delle spie"

Il motore del jet, l'incontro in collina: una spia di Putin sotto la Mole

L'ingegnere che incontrò un colonnello dei servizi segreti e il profiler tradito dalla ballerina di lap dance

Il motore del jet, l'incontro in collina: una spia di Putin sotto la Mole

I documenti dell’Fbi non ne fanno mai il nome, per tutti è soltanto “Dipendente 1”: è un brillante ingegnere aeronautico che ha lavorato a lungo in un’azienda di Torino e aveva casa sulle colline della città, ma è soprattutto l’uomo diventato la pedina di un gioco di spie che arriva direttamente alla Russia di Putin.

L’azienda è l’Avio Aero, ed è una “discendente” di quella Avio che faceva parte della galassia Fiat. Dal 2013, con l’attuale denominazione, è parte del colosso americano General Elettric. Qui si progettano e realizzano motori e componenti per i jet, sia per l’aviazione civile sia per quella militare. “Dipendente 1” ha realizzato un sistema che consente l’ottimizzazione dei flussi di energia nei motori. Vive ancora sulle colline torinesi quando viene contattato da un suo ex dirigente, che ora a una società indipendente a Forlì, la Aernova. Questa ha in ballo una importante consulenza con una società russa, che voleva avviare contatti con la stessa General Elettric, prima delle restrizioni del Congresso contro la Russia di Putin (che Trump cercò di rimuovere). “Dipendente 1” accetta questo incarico, assieme ad altri due colleghi, una prassi non insolita nel settore. Fino a una mattina dell’agosto 2019 a Napoli, aeroporto di Capodichino, dove la polizia arresta tal Aleksandr Korsunov, dirigente di Aviadvigatel, ossia la società russa interessata ai progetti di Avio Aero, ossia General Elettric. Ma, nei documenti di questo dirigente, salta fuori un certificato, quello di una medaglia d’onore resa per “i servigi alla patria” in quanto colonnello dell’Svr, ossia i servizi segreti russi.

Questo gioco di spie tra la Mole e l’Ohio è solo degli episodi ripercorsi in “La stagione delle spie” (Minimum Fax, 18 euro) di Antonio Talia, giornalista investigativo esperto di intelligence. Il suo libro è una lunda e articolata indagine sugli agenti russi in Italia, sugli accordi misteriosi che portano alla bella palazzina di via Gaeta 5, a Roma, sede dell’ambasciata russa, all’ex secondo segretario - una carica normale per celare gli agenti dei servizi - che fu arrestato assieme a Federico Carvalho Gil, dirigente dei servizi portoghesi, filosofo e cacciatore di terroristi, forse venduto ai russi per una ritorsione sui superiori e per amore di una ballerina di lap dance.

LA STAGIONE DELLE SPIE

Antonio Talia

Minimum Fax

18 euro

Una inchiesta che si legge come un romanzo, dove i giochi economici - questo fanno le spie: cercano segreti e documenti industriali, qualche volta protocolli di sicurezza - si fondono con la presidenza Trump e i governi di Matteo Renzi e Giuseppe Conte.

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