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Lo studio

Sopravvivere all'apocalisse zombie: le lezioni cruciali per il controllo delle epidemie

Uno studio finlandese rivela il countdown per salvare una città dall'invasione dei morti viventi

Apocalisse zombie

Apocalisse zombie

Gli scienziati dell'Università di Aalto, in Finlandia, hanno recentemente condotto uno studio utilizzando un modello computazionale per simulare un'epidemia di zombie in una grande città. Anche se l'obiettivo principale del loro lavoro era quello di trarre insegnamenti per affrontare epidemie reali e altre forme di contagio, il modello ha gettato luce su quanto sarebbe complessa e tempestiva la risposta a un'ipotetica invasione di zombie.

Il modello computazionale, a differenza di quelli tradizionali in epidemiologia, offre una simulazione più realistica dei movimenti e dei comportamenti delle persone all'interno e tra le città. Ciò rende possibile valutare l'efficacia di misure di controllo come la quarantena, il coprifuoco o il blocco degli spostamenti in modo più affidabile. L'uso di un'invasione di zombie come analogia è risultato appropriato poiché rappresenta un modello di contagio relativamente semplice, dove le persone morsicate diventano infette e cercano a loro volta di diffondere l'infezione.

Tuttavia, ci sono alcune variabili difficili da stimare, poiché mancano dati reali sull'epidemia di zombie. Ad esempio, le probabilità di sopravvivenza di un essere umano in un incontro con uno zombie o il tempo necessario affinché una persona morsa soccomba all'infezione e diventi un non morto sono sconosciuti. Di conseguenza, i ricercatori finlandesi hanno dovuto fare delle stime. Nonostante queste incertezze, il modello è risultato efficace nella simulazione delle complesse interazioni tra centinaia di migliaia di cittadini in una metropoli come Helsinki, senza sovraccaricare i computer utilizzati.

I risultati della simulazione suggeriscono che in caso di un'epidemia di zombie nella capitale finlandese, le autorità avrebbero solo sette ore dall'arrivo del primo zombie per mettere in quarantena l'intera popolazione cittadina o eliminare tutte le persone infette. In caso contrario, l'intero paese sarebbe in pericolo.

Lo studio finlandese, sebbene si basi su un'ipotesi fantastica, offre spunti interessanti sull'epidemiologia e la gestione delle crisi, con il potenziale di fornire utili lezioni per situazioni di emergenza reali.

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