Neuralink, la startup di neurotecnologieco-fondata da Elon Musk nel 2016, ha raggiunto un importante traguardo:ha installato il suo primo chip cerebrale su un essere umano. La notizia è stata resa pubblica proprio dal magnate, cheha scritto su X, ex Twitter, in maniera molto chiara: «Il primo essere umano ha ricevuto, ieri, un impianto da Neuralink».
"Il primo essere umano ha ricevuto un impianto da @Neuralink ieri e si sta riprendendo bene.
I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi neuronali"
L’impianto del chip nel cervello umano ha come obiettivo quello dipermettere la comunicazione diretta tra il cervello e i computer, nella speranza di riuscire acurare alcune malattie neurologiche gravicome la SLA o il Parkinson e afacilitare la vita di persone che hanno perso l’uso degli artie che, grazie a questo sistema, avranno la possibilità di avere una vita sociale attraverso pc e smartphone. «Immaginate se Stephen Hawking(il celebre astrofisico morto nel 2018, affetto da una malattia neurodegenerativa)potesse comunicare più velocementedi un dattilografo o di un banditore. Questo è l’obiettivo», ha scritto Elon Musk.
Alcuni device realizzati da Neuralink (Fonte Instagram)
L’intervento di impianto del device è chiaramente invasivo. Dovrebbe durare all’incirca tre ore e consiste nella rimozione di una piccolissima parte di cranio per fare spazio al chip che ha una grandezza di circa due centimetri.L’operazione, fra le altre cose, coinvolgenon solo chirurghima anche unrobotche ha il compito di installare dei fili sottilissimi nell’area cerebrale che regola il movimento. Neuralink ha però reso noto che al termine dell’operazione,il chip sarà completamente invisibile dall’esterno.
Musk ha fatto sapere chei risultati del primo intervento sembrano essere molto positivi: «I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi neuronali eil paziente sta bene», ha scritto.
Lo scorso Maggio, Neuralink aveva ottenutol’approvazione dalle autorità statunitensiper iniziare acondurre i primi testdegli impianti cerebrali sugli esseri umani, dopo un lungoperiodo di studi effettuati solo sugli animali. Questi ultimi avevano attiratopesanti criticheda parte degli animalisti, che si erano scagliati contro la società di Elon Musk, accusandola di violare i diritti degli animali.
Nonostante le critiche e le incertezze, tra gli scettici e gli increduli, l’azienda di Musk continua i suoi studi ed è sempre allaricerca di nuovi volontariper incrementare e migliorare la sperimentazione, con lapromessa di rivoluzionare le nostre vite future.
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