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Cinema

Supersex: Alessandro Borghi veste i panni di Rocco Siffredi

La storia del pornodivo più famoso al mondo, tra sesso, amore e legami familiari

Alessandro Borghi nei panni di Rocco Siffredi in Supersex (Fonte Instagram)

Alessandro Borghi nei panni di Rocco Siffredi in Supersex (Fonte Instagram)

La serie “Supersex”, disponibile su Netflix dal 6 marzo, è il racconto della vita di uno dei personaggi più controversi ma anche più enigmatici del mondo dello spettacolo, ossia Rocco Antonio Tano, meglio conosciuto come Rocco Siffredi, interpretato dall’attore Alessandro Borghi.

La serie è stata scritta da Francesca Manieri e racconta la storia del pornodivo italiano più conosciuto al mondo sin dai primi anni della sua infanzia e dell’adolescenza, quando nella cittadina abruzzese di Ortona, in una famiglia che non vive in condizioni economiche facili, comincia a scoprire l’amore e le prime pulsioni, gestite a fatica, con l’attrazione per la ragazza più bella del paese, Lucia (Jasmine Trinca), fidanzata del fratellastro Tommaso (Adriano Giannini), personaggio turbolento ma molto importante per Rocco.

Conoscerà aspetti nuovi della sessualità anche grazie alla lettura del fumetto pornografico “Supersex”, che racconta le vicende di un supereroe insolito, dotato della capacità di essere sessualmente irresistibile. Rocco si accorgerà di possedere quello stesso talento, che gli offrirà la possibilità di trasformare radicalmente la sua vita e di salvarsi dall’ambiente difficile da cui proviene. Le ripercussioni di questa decisione saranno però molto difficili da sopportare, e lo costringeranno a dover fare i conti con se stesso e con la difficoltà di vivere un amore vero.

«Rocco Siffredi è tante cose», ha spiegato Alessandro Borghi. La serie prova a raccontare un Rocco che va oltre l’immagine stereotipata del porno attore e che presenta un uomo che affronta la sessualità in modo estremamente libero, senza pregiudizi, ma che ha dovuto affrontare un percorso pieno di ostacoli per raggiungere una tale libertà. «La libertà della sessualità è un tema scomodo in un Paese come il nostro, fondamentalmente bigotto», ha affermato Borghi.

Rocco Siffredi con i due attori che lo interpretano (Fonte Instagram)

Al centro del racconto vi è chiaramente il tema della sessualità, sia maschile che femminile, che viene raccontata in diverse sfaccettature, provando a decostruire l’idea della «mascolinità tossica degli ultimi trent’anni». Ma non c’è solo questo. «È una serie che come filo conduttore ha il sesso perché il sesso è stato il filo conduttore della vita di Rocco, ma parliamo anche di sentimenti, di amore, di dolore e di rapporti personali», ha spiegato Saul Nanni, che interpreta Rocco Siffredi da giovane.

Il film «ha una valenza sociale importante, rispetto alla figura dell’uomo e della donna e rispetto al porno, in una società che finge di rifiutarlo e poi se ne nutre da anni», ha spiegato Borghi che ha ammesso di sentire una grossa responsabilità rispetto al messaggio che, come attore, trasmette al pubblico che vede i suoi film.

Una serie da non perdere dunque e che quasi sicuramente farà discutere molto nei prossimi giorni, proprio per le tematiche che prova ad affrontare.  

 

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