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Economia & Social
14 Marzo 2024 - 17:09
La regina degli influencer italiani, Chiara Ferragni, sta vivendo un momento di tracollo sui social media. Il silenzio da lei adottato - al di là dell'intervista da "penitente" in cerca di consenso da Fabio Fazio - sta causando un drammatico calo dell'engagement dei suoi seguaci. Ma quanto può durare questa strategia del silenzio prima che diventi una caduta libera? Questa è la domanda che si pone l'Agenzia Arcadia, guidata da Domenico Giordano.
Secondo l'analisi di Arcadia, l'engagement di Chiara Ferragni sui social è diminuito del 90%. Questo calo è dovuto principalmente alla riduzione drastica e prolungata di contenuti pubblicati. Nel maggio 2023, Ferragni ha pubblicato 72 contenuti su Instagram, mentre a gennaio 2024, i post erano solo 8. Questa distorsione delle abitudini sta avendo un impatto significativo sull'attrattività del suo contenuto, penalizzando la portata dei suoi post rispetto ai seguaci.
Nonostante l'ingente calo dell'engagement, la perdita di follower su Instagram è stata relativamente minima. Secondo i dati raccolti, Ferragni ha perso circa 515 mila seguaci su un totale di 29 milioni. Tuttavia, Giordano sottolinea che questa perdita ha avuto due conseguenze immediate: "La prima è percettiva, perché ha instillato nel pubblico digitale la convinzione che l’abbandono è più che altro una scelta punitiva nei confronti di chi ha tradito, per interesse personale, quei valori morali che il fandom considera come un vincolo sacro".
Anche su TikTok, la situazione non è molto diversa. Da quasi sei milioni di reaction a settembre 2023, con una percentuale di engagement del 3,1%, si passa ai rispettivi 88mila e 0,045% di gennaio 2024. Un vero e proprio abisso.
Giordano sostiene che se Ferragni pensa ancora di investire con il suo brand nella content economy, sarà costretta a riprendere in tempi stretti quella narrazione condivisa, pur adattandola ai cambiamenti imposti dal caso della beneficenza. "Se Chiara Ferragni pensa che il suo percorso professionale sia ancora solido e punta a tutelare i suoi interessi economici e la sua reputazione, sarà costretta a riprendere in tempi stretti quella narrazione condivisa, pur adattandola ai cambiamenti imposti dal caso della beneficenza", dice Giordano all'Adnkronos. Il tempo dirà se la Ferragni sarà in grado di riportare il suo brand ai fasti di una volta. Intanto, la sua strategia del silenzio continua a destare curiosità e a generare dibattito.
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