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15 Maggio 2024 - 11:56
Le discoteche di Torino degli anni '90 rappresentano un’epoca d’oro per la vita notturna della città, un periodo in cui la musica e la danza si fondevano in luoghi leggendari che, ormai, oggi sono stati chiusi e abbandonati o, nella migliore delle ipotesi, trasformati in supermercati o complessi residenziali. Di queste icone della movida torinese, infatti, rimangono solo più i ricordi.
La crisi delle discoteche in Italia è un fenomeno che ha visto la chiusura di oltre 2100 locali negli ultimi 14 anni. Questo declino riflette sicuramente una trasformazione più ampia nelle abitudini sociali e di intrattenimento dei giovani, nonché l’impatto di fattori economici e normativi. Le nuove generazioni cercano forme di intrattenimento più intime e personalizzate, come feste private e rave. La musica digitale e i social media hanno rivoluzionato il modo in cui i giovani fruiscono della musica e socializzano, rendendo le discoteche meno centrali nella vita notturna. La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, con restrizioni prolungate che hanno costretto molte discoteche a chiudere definitivamente. Un migliaio di discoteche hanno chiuso dopo il COVID, una su cinque è stata costretta a chiudere, con 30mila posti di lavoro persi in 24 mesi.
Tuttavia negli anni '80 e '90, le discoteche vivevano il loro periodo d’oro e, in quel periodo, Torino era una città pulsante di ritmi e luci, un crocevia di tendenze e culture che si incontravano nelle sue discoteche, vere e proprie cattedrali della notte. Questi templi della musica hanno segnato un’epoca e rimangono nei ricordi di chi li ha vissuti come simboli di un tempo irripetibile. Per i più nostalgici ecco un elenco delle più famose discoteche di quel periodo a Torino.
Ultimo Impero: Situato ad Airasca, l’Ultimo Impero era un colosso della notte con quattro piani e una capacità di 8.000 persone, distribuite in 7 piste da ballo e 9 bar, che gli hanno permesso di diventare una delle discoteche più grandi d'Europa. Dal 1992 al 1998, è stato un punto di riferimento per gli amanti della house, techno e progressive, con DJ del calibro di Gigi D’Agostino, Maurizio Benedetta e Gradiska che hanno fatto ballare migliaia di persone. Successivamente ha cambiato nome in in Privilege, Templares e Royal Fashion fino alla chiusura definitiva nel 2010, subendo in questi ultimi anni un progressivo abbandono.
L'Ultimo Impero abbandonato
Rock City: Situato tra corso Dante e corso Turati, il Rock City attirava un pubblico eterogeneo, unito dalla passione per la musica commerciale. Le feste dei licei torinesi spesso si svolgevano qui. L'indimenticabile discoteca è rimasta in attività fino 30 aprile 2008. Originariamente nata col nome di Sport City con la funzione di luogo d'incontro post-allenamento per i clienti della palestra adiacente, col tempo la struttura si è riservata un ruolo sempre più importante all'interno della scena notturna torinese. Nel corso degli anni '90, infatti, Sport City ospitò serate che hanno segnato un'epoca nella movida del capoluogo piemontese, come Vanity e 10x10. Al posto dell'iconica struttura, è sorto un ampio cantiere nel quale sono stati edificati numerosi palazzi residenziali. Inoltre, nel contesto di questo progetto edilizio, si è assistito anche allo spostamento della stazione in direzione Lingotto.
Naxos: Nel cuore di piazza Guala, il Naxos era il ritrovo dei giovani torinesi, aperto anche nei pomeriggi del weekend. DJ come Roberto Molinaro e Gigi D’Agostino hanno reso famoso questo club che, dopo aver cambiato nome in Faster e poi Billa, oggi ha lasciato il posto a un supermercato.
Dove c'era il Naxos oggi c'è un supermercato
Le Palace: Nel Parco del Valentino, tra il 1992 e il 1999, Le Palace è stato un punto di riferimento per le serate universitarie e la nascita della musica progressive torinese. DJ come Gigi D’Agostino hanno iniziato qui la loro carriera. Ora fa parte del complesso della Promotrice delle Belle Arti.
Hennessy: L’Hennessy, situato nella collina di Pino Torinese, era noto per la sua clientela esclusiva, i cosiddetti “cabinotti”. Con interni eleganti e una selezione scrupolosa all’ingresso, ha ospitato DJ internazionali come Albertino, Cristian Marchi e Raf Marchesini. Oggi, al suo posto, sorge il Mucca Pazza 2.0, un ristorante per famiglie con area gioco.
La discoteca Hennessy a Pino Torinese
Questi luoghi, un tempo pieni di vita e musica, ora sono silenziosi testimoni di un’epoca passata. Le loro strutture possono essere cambiate, ma le memorie e le storie che contengono rimarranno per sempre parte del patrimonio culturale di Torino.
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