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Lo studio

"Le microplastiche sono presenti anche nell'insalata": l'inquietante rivelazione di uno studio dell'Università Cattolica

Secondo questa ricerca le microplastiche presenti nei terreni agricoli alterano il metabolismo della lattuga modificando radici e foglie

"Le microplastiche sono presenti anche nell'insalata"

Le microplastiche, presenti nei terreni agricoli europei, alterano la crescita e il metabolismo della lattuga, influenzando radici e foglie. A dirlo è un nuovo studio condotto da un team dell’Università Cattolica e pubblicato sulla rivista “Plant Physiology and Biochemistry”. Queste particelle plastiche finiscono per alterare la crescita e il metabolismo delle piante, in particolare della lattuga, presa a campione dello studio. Queste particelle entrano nei terreni agricoli attraverso diverse vie: contaminazione delle acque, compost, fanghi, materiali plastici utilizzati in agricoltura e deposizioni atmosferiche. Basti pensare che ogni anno, ben 63.000 tonnellate di sostanze pericolose, tra cui microplastiche e nanoplastiche, si depositano sui terreni agricoli europei. Una volta nel suolo, le plastiche si disgregano in micro e nano particelle, creando potenziali rischi tossicologici ed ecotossicologici.

Gli esperti spiegano che i materiali plastici sono resistenti ai processi di degradazione e si accumulano nell’ambiente. Le nanoparticelle e microparticelle nel suolo influenzano la crescita della pianta, con effetti diretti e indiretti sia sulle radici che sulle foglie. La dimensione delle particelle gioca un ruolo fondamentale: le plastiche di dimensioni più piccole hanno dimostrato un impatto sulle strutture e sulla biochimica delle foglie, mentre quelle di dimensioni più grandi influiscono maggiormente sul metabolismo delle radici. Le alterazioni del metabolismo riscontrate nelle foglie, ovvero in organi non direttamente esposti alle plastiche (che sono nel suolo), suggeriscono che queste particelle possano essere assorbite e riversate poi nel cibo coltivato, il che ovviamente è una preoccupazione per la sicurezza alimentare.

Diversi studi hanno infatti mostrato i possibili effetti collaterali dell’ingestione di microplastiche. La presenza di micro e nanoplastiche nel suolo non solo influenza la crescita delle piante ma ha anche effetti sul ciclo dell’azoto e sull’efficacia dei fertilizzanti azotati. Questo scenario richiede, ancora una volta, una maggiore consapevolezza e azioni per ridurre l’accumulo di microplastiche nell’ambiente agricolo e proteggere la sicurezza alimentare.

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