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10 Luglio 2024 - 15:38
Quando pensiamo all’impatto ambientale dei nostri vestiti, spesso ci concentriamo sulle emissioni di CO2 o sull’inquinamento da microplastiche. Tuttavia, un aspetto cruciale e spesso trascurato è il consumo di acqua. Per produrre una semplice T-shirt di cotone, sono necessari ben 2.700 litri d’acqua. Questo è l’equivalente della quantità d’acqua che una persona beve in circa due anni e mezzo.
Il consumo d’acqua nella produzione di una T-shirt non si limita alla coltivazione del cotone. Ogni fase del processo, dalla cardatura alla filatura, dalla tessitura al candeggio, richiede enormi quantità d’acqua. La coltivazione del cotone, in particolare, è una delle più idrovore, richiedendo irrigazione intensiva e trattamenti chimici che inquinano ulteriormente le risorse idriche.
Per mettere in prospettiva questo dato, consideriamo il fabbisogno idrico umano. Un adulto dovrebbe bere circa 2-2,5 litri d’acqua al giorno. In un anno, questo si traduce in circa 730-912 litri. In due anni e mezzo, una persona consuma quindi tra 1.825 e 2.280 litri d’acqua. Questo significa che la produzione di una sola T-shirt utilizza più acqua di quanta ne beva una persona in due anni e mezzo.
L’industria tessile è una delle più impattanti dal punto di vista ambientale. Non solo consuma enormi quantità d’acqua, ma contribuisce anche significativamente all’inquinamento delle risorse idriche. Secondo uno studio dell'Agenzia Europea dell'Ambiente circa il 20% dell’inquinamento globale dell’acqua potabile è attribuibile ai processi di tintura e finitura dei tessuti. Si calcola inoltre che l'industria della moda sia responsabile del 10% delle emissioni globali di carbonio, più del totale di tutti i voli internazionali e del trasporto marittimo messi insieme. Lo studio riporta che gli acquisti di prodotti tessili nell'UE nel 2020 hanno generato circa 270 kg di emissioni di CO2 per persona. Questo significa che i prodotti tessili consumati nell'UE hanno generato emissioni di gas serra pari a 121 milioni di tonnellate.
Per ridurre l’impatto ambientale dei nostri vestiti, si possono adottare alcune semplici pratiche. Per esempio si può acquistare meno e meglio, preferendo capi di qualità che durano nel tempo, riciclare e riutilizzare, donando o riciclando i vestiti che non usiamo più e infine scegliere materiali sostenibili, optando per tessuti prodotti con metodi a basso impatto ambientale.
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