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L'intervista esclusiva

Danilo D'Agostino, l'attore torinese che ha spiccato il volo in Rai: dalla piccola Collegno agli studi cinematografici di Roma

Ha 29 anni ed è uno dei giovani più promettenti del cinema italiano, ama le città storiche, verdi, e la sua Calabria

Danilo D'Agostino

Danilo D'Agostino

Come è possibile non avere un calo di autostima dopo aver incontrato Danilo D'Agostino? L'attore torinese, classe 1994, sembra un professionista di altri tempi: sa recitare con trasporto e professionalità (no, non è scontato), suona con padronanza il pianoforte "grazie a papà che mi portò a suonare all’età di 7 anni", ed è anche un modello richiestissimo.

I fan più attenti lo ricorderanno nel film di Enrico Vanzina "Tre Sorelle" al fianco di Chiara Francini, Serena Autieri e Fabio Troiano, ma è con la serie Rai "Il Paradiso delle Signore" che Danilo è davvero emerso con tutte le sue qualità. La serie è liberamente ispirata al romanzo "Al Paradiso delle Signore" di Émile Zola, ma è ambientata nella Milano degli anni Cinquanta e Sessanta, periodo in cui esisteva davvero un negozio chiamato "Paradiso delle Signore". Ed è proprio grazie a questa serie che tutta Italia ha scoperto e apprezzato il talento di Danilo.

Danilo, da un po' di tempo ormai vivi a Roma, ma è a Torino che tutto è iniziato. In che modo questa città ha influenzato le tue scelte professionali?

"Torino è la mia culla, il luogo dove tutto ha avuto inizio. Nonostante le mie radici pugliesi e calabresi, è Torino che mi ha permesso di esplorare e sperimentare la recitazione e il pianoforte. Dopo il liceo scientifico, ho intrapreso gli studi in Scienze della Comunicazione, sapendo già che non era la strada che avrei voluto inseguire. Il mio sogno sin da bambino era recitare, così ho iniziato dal teatro, mentre frequentavo l'università. Dopo tre anni, ho deciso di prendere un diploma in cinematografia allo "Studio Emme". Parallelamente, ho continuato a coltivare la mia passione per la musica. Da piccolo, mio padre mi portò in una scuola di musica, che mi introdusse abbastanza presto al conservatorio.

Questa esperienza diciamo che non ha avuto un bell'impatto sul mio approccio al pianoforte. Così decisi di mollare... Solo a 18 anni ho ripreso a suonare da autodidatta e da lì, poco a poco, sono iniziati ad arrivare i primi eventi privati, matrimoni. Mi sono esibito anche in alcuni locali, incluso il prestigioso Jazz Club di piazzale Valdo Fusi. Mai mi sarei immaginato che avrei potuto portare questa mia grande passione all’interno di una fiction Rai. Oggi, insieme ad alcuni colleghi de "Il Paradiso delle Signore," abbiamo creato la band "I MAD" e abbiamo iniziato ad esibirci in tutta Italia. Portiamo sul palco le cover di alcune band storiche come i Beatles e i Rolling Stones, con tanto di mash-up particolari e inusuali (e devo dire che ci viene molto bene). È in ballo una data il 21 settembre a Casale Monferrato, al festival del vino. Singolarmente invece, ho molti brani inediti che vorrei condividere con chi ha il piacere di ascoltare quello che vorrei trasmettere. Chissà, magari in futuro...".

Cosa ti manca di Torino e quali sono i luoghi a cui sei più affezionato?

"Torino mi manca in tante sfumature: mi mancano gli affetti, nonna e la sua parlantina; mamma che torna da 10 ore di lavoro in ospedale e ha la forza di fare tutte le sue commissioni e cucinare per la sua famiglia; papà che torna con frutta e verdura del suo orto; i miei super e introvabili amici. Infine, mi manca la tranquillità che si respira in questa città, il suo verde. A livello professionale, Milano è una metropoli che offre tantissime opportunità, ma Torino ha un fascino unico ed è una città molto più vivibile a parer mio. Sono due realtà completamente diverse. Roma, invece, mi ricorda molto Torino: i viali, le strade, il verde dei parchi. Entrambe sono città eleganti, ma Roma è immensa e può essere dispersiva. Non che mi dispiaccia, è una città che ti offre tanto. Torino, però, sembra fatta su misura per l’uomo. Uno dei luoghi che più mi manca è il Parco della Certosa, a Collegno. Uno dei posti a cui sono più affezionato è il Monte dei Cappuccini. Un posto simbolico, soprattutto per me e un mio caro amico: iniziamo e finiamo lì ogni serata che passiamo in compagnia. È un luogo magico da cui puoi vedere tutta la città dall’alto, pur restando a un passo dal centro. Devo ammettere che l'unica cosa che non mi manca è il clima, che in questi mesi non è stato dei migliori".  

Hai già lavorato con nomi molto importanti del cinema italiano. Con chi ti piacerebbe collaborare in futuro?

"Apprezzo molto Marco Giallini e anche Alessandro Gassman è simpaticissimo. Come registi, Paolo Sorrentino e Gabriele Muccino sono i miei sogni nel cassetto da realizzare. Se guardiamo fuori dall’Italia, con un pizzico di immaginazione, mi piacerebbe invece lavorare con Will Smith, Jim Carrey, Joaquin Phoenix, magari con la regia di Nolan o Tarantino… Beh diciamo che non potrei immaginare oltre. La vita è strana, ti sorprende sempre, come già ha fatto con me, per questo dico, mai dire mai".

Dopo Milano, ti sei stabilito a Roma. Che ne pensi della capitale?

"Roma mi piace tantissimo, molto più di Milano. A volte è troppo caotica, e il traffico è una sfida costante. Ma al di là di questo, è una città magica piena di opportunità e senza grattacieli che deturpano il paesaggio storico (ogni riferimento è puramente casuale, ndr). È una città inclusiva, e mi sono sentito a casa sin da subito. Inoltre, è vicinissima al mare, quindi quando le temperature arrivano a toccare i 40 gradi, prendo e vado a farmi un bel bagnetto".

Puoi anticiparci qualcosa della nuova stagione de "Il Paradiso delle Signore 9"? Cosa succederà a Matteo?

"Non posso rivelare troppo, ma posso assicurarvi che il mio personaggio è in continua evoluzione. Stiamo lavorando intensamente su nuovi sviluppi che porteranno il mio ruolo in direzioni inaspettate e affascinanti. Ogni episodio riserverà sorprese e colpi di scena che renderanno la trama ancora più avvincente. Preparatevi a vederne delle belle: nemmeno io mi sarei mai aspettato alcune evoluzioni della storia che scoprirete anche voi davanti allo schermo a settembre".

Sui social network hai molto successo: c'è anche la sezione “poesie”. Hai smesso di pubblicare quel format o continuerai a condividere i messaggi "assurdi-divertenti" che ogni tanto ricevi da qualche fan?

"Ho iniziato a condividere questi messaggi per divertire e ironizzare su queste conversazioni assurde che ogni tanto allietano la mia giornata. Tuttavia, spesso finiscono per provocare polemiche inutili. I social sono estremamente suscettibili e basta un minimo dettaglio per scatenare discussioni interminabili tra le persone che commentano. Ho deciso di aprire un canale “abbonati” sul mio profilo, dove pubblico le “poesie” che non condividerei mai (soprattutto vedendo che cosa generano tra i commenti). Oltre quello nella sezione abbonati si possono trovare i backstage del set del "Paradiso delle Signore", fitness, e diciamo le cose un po’ più private, che riguardano la mia vita di tutti i giorni. Faccio tutto questo per tenermi più in contatto con le persone che mi seguono in maniera più ravvicinata tutti i giorni".

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