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Venezia, il vero Leone d'Oro: ecco quanto vale (e incassa) la Mostra del Cinema

Mentre impazza il toto-vincitore - da Almodovar a Guadagnino - i conti della rassegna fanno felici gli organizzatori

Venezia, il vero Leone d'Oro: ecco quanto vale (e incassa) la Mostra del Cinema

Con Kevin Kostner e Pupi Avati, tra gli altri, oggi si chiude la Mostra del Cinema di Venezia e la domanda è una sola: chi vincerà il Leone d'Oro? Il totovincitore impazza, nell'attesa della premiazione di questa sera. Intanto, però, qualcuno sa già di avere vinto: gli organizzatori. Sì, perché questa edizione si profila da record sotto il profilo dei ricavi e delle ricadute: praticamente, tre volte tanto il costo della rassegna. Vediamo nel dettaglio.

Partiamo dal toto-Leoni. Secondo l'AdnKronos, in testa c'è il film brasiliano "Ainda estou aqui (I'm still here)" di Walter Salles, seguito da Pedro Almodovar e i suoi 17 minuti di appalusi a "The room next door". Poi "The Brutalist" di Brady Corbet, mentre l'Italia spera con Maura Delpero e il suo "Vermiglio" e naturalmente "Queer" di Luca Guadagnino. Il cui protagonista Daniel Craig è in lizza per la Coppa Volpi assieme ad Adrien Brody, per "Brutalist". In campo femminile, Tilda Swinton e la protagonista di "Ainda estou aqui" Fernanda Torres.

Come detto, sorridono già sia il direttore Alberto Barbera sia il presidente della Biennale di Venezia (che organizza la rassegna), Pietrangelo Buttafuoco. Per i 6.350 posti in sala si registra, tra biglietti e abbonamenti, un +30% di vendite. Il calcolo lo presenta Forbes, che stila anche il costo economico e i ricavi della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia 2024.
La mostra ha un costo, dice Forbes, di 23 milioni di euro, dei quali 16 per la sola kermesse. Importanti i cachet degli ospiti - nessuno viene gratis: in passato il cachet oscillava fra 80mila e 150mila euro a ospite - come Lady Gaga, Joaquin Phoenix, Brad Pitt e George Clooney, Monica Bellucci e via di seguito. 
I ricavi, però, arrivano a 70 milioni di euro, comprese le ricadute sul cosiddetto indotto: un calcolo, se vogliamo, per difetto considerando il pubblico ma anche la massa di turisti che, in qualche modo, hanno trovato posto a Venezia (tenendo presente il sold out degli hotel e l'off limits per quelli più prestigiosi, è facile che l'onda lunga del festival sia arrivata anche oltre Marghera come strutture ricettive...). 
La magia del cinema o, come dice Pietrangelo Buttafuoco, di una mostra "nata per assecondare la febbrile contezza della modernità, possiede ancora il potere oracolare di leggere la realtà in atto e captare ciò che arriva domani". E di fascino della sala cinematografica parla anche uno degli eventi collaterali di Venezia 2024, quello dedicato alla "Experience economy":  uno studio del main sponsor Mastercard assieme a Vitreous Worldwide ha sondato le opinioni e presenze di 16.141 intervistati, di cui 14.125 provenienti da 20 mercati in Europa. "Sempre più persone, soprattutto dopo il Covid - scrive Forbes -, sentono la necessità di affermarsi rimanendo fedeli ai propri valori e passioni, benessere individuale ed esperienze in primis. Il 47% dei visitatori europei e internazionali si sente appagato nell’ammirare un film al cinema, mentre un consumatore europeo su due ritiene che l’opportunità di assistere a una première cinematografica sia un’opportunità da cogliere, spinto dall’opportunità (e dalla speranza) di poter incontrare il proprio beniamino".
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