Cerca

VIaggi & curiosità

Longyearbyen, la città norvegese dove è vietato morire

Tra le fredde terre degli orsi polari, una legge singolare lo vieta dal 1950

Longyearbyen: La Città delle Svalbard dove è "Vietato" Morire e Nascere

Longyearbyen, tra ghiacciai e le casette tipiche scandinave

Nell'arcipelago norvegese delle Svalbard, tra le terre più isolate del mondo, Longyearbyen, una cittadina dal nome quasi impronunciabile, è conosciuta per una particolare stranezza: è vietato morire. 

Sembra assurdo, eppure, tra queste fredde terre esiste davvero una legge che lo vieta sin dal 1950: non solo è illegale essere sepolti in questa città, ma se si sta male si viene "mandati a morire" lontani dall'arcipelago.  
Ma perché una legge così bizzarra?

Questa misura è stata adottata dopo la riesumazione di alcuni corpi risalenti all'epidemia di influenza spagnola del 1917-18, e rimasti perfettamente conservati negli anni grazie alle rigide temperature. Il vero problema, che ha scatenato "l'allarme", è stato che, insieme ai cadaveri, è sopravvissuto anche il virus, rimasto attivo e potenzialmente infettivo. 
Si è capito così che il freddo polare mantiene il terreno in uno stato di permafrost, impedendo la decomposizione naturale dei corpi sepolti nel cimitero locale. Da allora per evitare problemi sanitari, dato che pochissimi degli abitanti sceglie l'opzione della cremazione, è stata adottata questa legge un po' estrema. 

Il divieto di morte a Longyearbyen è dunque una misura preventiva. Una precauzione che non si limita alla sepoltura ma anticipa lo stesso ipotetico decesso dei suoi cittadini: le persone gravemente malate vengono trasferite sulla terraferma per evitare complicazioni.
Allo stesso modo, le donne in gravidanza devono lasciare la città: non solo morire, a Longyearbyen non si può neanche nascere. 

Questo però non è dovuto al clima, ma alla mancanza di strutture adeguate: le donne incinte sono obbligate a recarsi sulla terraferma settimane prima del parto, poiché l'ospedale locale non è attrezzato per le nascite. Tuttavia, il governo norvegese offre supporto alle famiglie per facilitare questo trasferimento temporaneo.

E non è finita qui: Longyearbyen ha altre regole molto particolari: 

  • Per preservare la fauna locale, è vietato possedere gatti;
  • Esistono limiti al consumo di alcolici, con restrizioni sulla quantità acquistabile mensilmente;
  • Chiunque si avventuri fuori dai confini della città deve essere armato per difendersi dagli orsi polari. 

Ma questo non sarà l’unico motivo per cui probabilmente non vorrete mai trasferirvi qui. La città è così a Nord che rimane buia in inverno per quattro mesi di fila senza alcuna differenza tra la notte e il giorno per la maggior parte del tempo.

Nonostante tutto, Longyearbyen non è una città fantasma, anzi: con circa 2mila abitanti di circa 50 nazionalità diverse, è la città più popolata dell'arcipelago norvegeseLa città è dotata di infrastrutture moderne, tra cui scuole, università, e persino una discoteca, offrendo un'inaspettata vivacità culturale. 

E poi le tipiche casette colorate, che spiccano nel paesaggio bianco innevato, dipingono un paesaggio da cartolina. 
Con la garanzia d vedere l'aurora boreale, forse vale la pena fare un viaggetto alla scoperta di Longyearbyen... Basta non morire. 

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.