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Il caso Puff Diddy

Accuse gravissime contro il 'GOAT' del rap: ecco cosa avrebbe fatto Jay-Z e perchè Puff Daddy potrebbe essere coinvolto

Droghe, abusi e una notte terribile: il caso scuote l’industria musicale statunitense

Jay-Z, Puff Diddy e Beyoncè (Fonte Instagram)

Jay-Z, Puff Daddy e Beyoncè (Fonte Instagram)

Neanche il tempo di iniziare il processo contro Puff Daddy, che già spunta un altro nome di spicco accusato di crimini indicibili. Jay-Z e Sean Combs si trovano ora al centro di un caso legale che rischia di diventare uno dei più controversi della loro carriera. Entrambi i celebri magnati, icone della musica e imprenditoria, sono accusati di aver violentato una ragazza di appena 13 anni nel 2000 durante un afterparty a New York. Le accuse sono state formalizzate domenica in una denuncia civile scioccante, che porta nuove ombre sulle loro carriere e sulla loro reputazione.

La causa, intentata per la prima volta a ottobre e successivamente aggiornata, è emersa nel distretto meridionale di New York. Inizialmente, il nome di Jay-Z era indicato in maniera anonima, ma ora è stato ufficialmente collegato alle accuse. Nel frattempo, Shawn Carter, vero nome di Jay-Z, si difende con fermezza, accusando l'avvocato Tony Buzbee di tentativo di ricatto attraverso false accuse.

Secondo la querela ottenuta da Rolling Stone, la ragazza avrebbe incontrato Sean Combs per caso dopo essersi fatta accompagnare da un amico vicino al Radio City Music Hall per tentare di entrare al prestigioso evento degli MTV Video Music Awards nel 2000. Non avendo un biglietto, si sarebbe affidata a un autista che, secondo il documento, lavorava per Combs, invitandola successivamente a un afterparty.

La denuncia sottolinea che all'arrivo, le fu richiesto di firmare un documento — un accordo di non divulgazione, secondo la presunta vittima — senza che avesse compreso appieno il contenuto. Poco dopo, fu introdotta alla festa, dove fu servita con una bevanda che avrebbe causato disorientamento. La ragazza è rimasta traumatizzata: racconta di essersi sentita in preda a vertigini e in difficoltà finché non è stata accompagnata in una stanza con un grande letto.

Qui, la testimonianza denuncia che Combs e Jay-Z intervennero. Secondo le accuse, Combs avrebbe aggredito la ragazza, l'avrebbe gettata contro un muro e successivamente sul letto. La descrizione delle azioni della presunta vittima include violenza fisica, intimidazione e l'intenzione di costringerla a praticare atti sessuali. La ragazza, in difficoltà, riuscì a difendersi con un pugno al collo, evitando ulteriori atti di violenza. Spaventata, riuscì a fuggire fino a una stazione di servizio dove chiamò suo padre.

In risposta alle accuse, Jay-Z ha emesso una dichiarazione pubblica pungente. Secondo il magnate della Roc Nation, il suo avvocato accusa il collega Buzbee di tentare un’estorsione mascherata da causa legale. "Aveva sperato che la natura di questa denuncia mi avrebbe spinto a pagare", ha detto Carter. "Al contrario, voglio smascherare l’inganno in modo pubblico".

Carter esorta anche la giustizia penale a occuparsi della questione, sostenendo che chiunque abbia compiuto violenze contro un minore dovrebbe affrontare la massima severità legale. Nella sua dichiarazione, Jay-Z manifesta anche vicinanza alle vittime reali, esortando a non sfruttare casi di questo tipo per profitto personale.

Il caso non è isolato, almeno non per Daddy. Sean Combs è già accusato di traffico sessuale e attività illecite, con oltre 30 denunce pendenti contro di lui. L'avvocato Tony Buzbee ha avviato più di 120 richieste legali contro Combs, in quella che alcuni definiscono una "battaglia mediatica e giudiziaria senza precedenti". Combs è attualmente detenuto a New York, in attesa del processo fissato per maggio 2025. Tuttavia, il suo team legale continua a ribadire la sua innocenza e a scontrarsi con le accuse, affermando che il processo dimostrerà la verità.

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