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Salute
13 Dicembre 2024 - 18:53
La salute muscolare degli anziani potrebbe trovare un alleato inaspettato: il metro da sarta. Secondo uno studio pubblicato su Experimental Gerontology, la semplice misurazione della circonferenza del polpaccio permette di stimare, con sorprendente precisione, il rischio di mortalità nei successivi dieci anni. Questo vale soprattutto per le persone con più di 80 anni, rendendo il “nastro” un potenziale strumento di screening rapido ed efficace.
Piccoli polpacci, grande rischio
I dati sono eloquenti: un polpaccio inferiore ai 30 cm negli uomini e ai 28 cm nelle donne è legato a un rischio di morte triplicato. Al contrario, una circonferenza superiore ai 35 cm negli uomini e ai 33 cm nelle donne lascia ben sperare, riducendo il rischio di mortalità del 70%. “Mantenere una buona massa muscolare migliora la stabilità, riduce il pericolo di cadute, limita il rischio di complicanze post-operatorie e, in generale, aumenta la sopravvivenza”, spiega Andrea Ungar, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, in occasione del 69esimo Congresso Nazionale della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) in corso a Firenze fino al 14 dicembre
Il motivo è semplice: con il passare degli anni, la perdita di massa e forza muscolare diventa significativa – già a partire dai 45 anni si registra un calo dell’8% ogni decade, fino ad arrivare a riduzioni anche del 60% oltre i 75 anni. Una massa muscolare inadeguata non è solo un aspetto estetico o legato alla mobilità: aumenta il rischio di declino cognitivo, compromette la salute cardiovascolare e si associa a una mortalità più elevata.
Un test semplice, risultati importanti
Lo studio, condotto su 364 anziani della regione del Sirente (L’Aquila), ha confermato la validità della circonferenza del polpaccio come indicatore: l’85,3% di coloro con un polpaccio “esile” non ha superato il periodo di osservazione decennale, contro il 65,1% di chi presentava circonferenze più generose. Confrontata con altre misure corporee, quella del polpaccio si è rivelata la più efficace nel predire il rischio di morte.
Questo dato offre un’opportunità preziosa: identificare chi è più a rischio permette di intervenire tempestivamente, adottando strategie mirate per aumentare e mantenere la massa muscolare. Semplici camminate quotidiane, esercizi di resistenza adattati all’età e una dieta equilibrata possono fare la differenza nel lungo termine.
Il ruolo del sonno nella salute muscolare
Non solo l’attività fisica, ma anche la qualità del riposo incide profondamente sulla massa muscolare. Studi recenti mostrano che dormire poco o male aumenta la probabilità di sviluppare sarcopenia (la perdita di massa e forza muscolare) fino al 40%. Il sonno scadente, infatti, altera il delicato equilibrio ormonale, riducendo gli ormoni anabolici come testosterone e GH, e incrementando il cortisolo, noto per il suo effetto catabolico sui muscoli.
Un approccio integrato per invecchiare meglio
La buona notizia è che contrastare la perdita di massa muscolare è possibile, accessibile e spesso piacevole. Un mix di esercizio fisico regolare, alimentazione corretta e un sonno di qualità rappresenta la triade fondamentale per mantenere forza, stabilità e una migliore qualità di vita. La circonferenza del polpaccio, in questo scenario, diventa uno strumento prezioso di prevenzione, utile per individuare chi necessita di particolare attenzione e interventi personalizzati. In definitiva, un polpaccio “in forma” è molto più di un semplice segno di tonicità: può essere il punto di partenza per un invecchiamento sereno e in salute.
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