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Curiosità

Da Natale a Santo Stefano: ecco perché domani sarà ancora festa

Le celebrazioni furono introdotte in Italia solo nel 1947

Santo Stefano

Santo Stefano

Natale sta per finire? Niente paura perché domani si continua con la baldoria e il relax in occasione della festa di Santo Stefano. Ma da dove nasce questa ricorrenza che, è bene precisare, non ha nulla di religioso ed è celebrata solo in Italia?

La festa di Santo Stefano venne introdotta in Italia il 26 dicembre del 1947 per favorire la continuità delle celebrazioni e offrire un ulteriore giorno di riposo in un periodo di forte significato spirituale e familiare.

Ovviamente, anche in questo caso, la festa prevede convivialità e banchetti. A differenza del pranzo di Natale, che solitamente prevede piatti elaborati e ricchi, il menù di Santo Stefano, però, è caratterizzato da pietanze semplici e da una certa varietà regionale, oltre che dal riutilizzo degli avanzi del giorno precedente.

tortellini in brodo sono un classico per il pranzo di Santo Stefano, preparati spesso con il brodo rimasto dal giorno di Natale. Popolari i tortelli di zucca con burro e salvia, una ricetta tipica del periodo invernale. In Lombardia e in Piemonte, non è raro trovare cotechino e lenticchie, un piatto che inizia a essere gustato già in preparazione del Capodanno.

Panettone e pandoro sono i protagonisti, ma vengono spesso reinventati con creme e ripieni.

Il giorno di Santo Stefano è una festa nazionale anche  in Austria, Città del Vaticano, Croazia, Danimarca, Germania, Irlanda,  Romania, San Marino e Svizzera italiana.

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