Nel rave di Milano, un padre corre per salvare la figlia. Il nuovo libro di Alessandro Bertante

Ivan Boscolo è un uomo intrappolato nella propria crisi di mezza età: separato, afflitto dall'ipocondria, incline all'alcool e costantemente immerso in un velo di nostalgia. La sua visione del futuro è oscurata dall'ansia e dal pessimismo. Con la figlia adolescente Micol, Ivan mantiene un rapporto complesso, segnato da un amore apprensivo ma privato dell'autorità che vorrebbe avere nei suoi confronti.

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Le sue preoccupazioni si intensificano quando Micol decide di partecipare a un gigantesco rave nel cuore di Milano, un evento che calamita l'attenzione di centinaia di migliaia di giovani da tutto il continente. Quella che nasce come un'iniziativa dell'amministrazione locale si trasforma rapidamente in un fenomeno travolgente. Una sorta di trance sembra colpire i partecipanti sotto i trent'anni, spingendoli a danzare indefessamente e senza sosta. A tale febbre collettiva si aggiunge il caos provocato dagli elementi più turbolenti e criminali, intenzionati a sfruttare l'anarchia crescente, e dalla reazione spesso sproporzionata delle forze dell'ordine.

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In mezzo a questo pandemonio, Ivan riscopre risorse insperate nel suo animo. Determinato a ritrovare Micol, è disposto persino a riavvicinarsi alla sua ex moglie. Insieme, affrontano una Milano immersa nel delirio e nel pericolo per riabbracciare la ragazza.

"E tutti danzarono" (La nave di Teseo, 17 euro), dell'alessandrino Alessandro Bertante, si configura come una fiaba dalle tinte fosche e seducenti, un'opera che esplora le paure più radicate dell'animo umano – la perdita di una persona amata, il suo dolore – ma anche il coraggio necessario per affrontare tali sfide. Un romanzo intenso e avvolgente che ci invita a considerare il potere della volontà e dell'amore nella loro essenza più pura.