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18 Febbraio 2025 - 19:15
Immagine di repertorio
Instagram sta sperimentando una nuova funzione che potrebbe cambiare il modo in cui interagiamo con i commenti: il pulsante "Non mi piace". La conferma arriva direttamente da Adam Mosseri, CEO della piattaforma, che ha annunciato il test su un numero ristretto di utenti. Se il riscontro sarà positivo, questa opzione potrebbe presto diventare una caratteristica permanente del social network.
La decisione di introdurre il pulsante "Non mi piace" nasce dall’esigenza di migliorare la qualità delle interazioni sulla piattaforma. In un’epoca in cui i social spesso amplificano odio e bullismo, Instagram prova a intervenire. "Stiamo testando un pulsante nei commenti che offre agli utenti un modo privato per segnalare contenuti poco graditi", ha spiegato Mosseri.
Il post di Adam Mosseri su Threads
A differenza di altre piattaforme come YouTube o Reddit, su cui i voti negativi sono pubblici e incidono sulla visibilità dei contenuti, Instagram ha scelto un approccio più discreto. Il pulsante sarà totalmente privato: nessun utente potrà vedere quanti "Non mi piace" ha ricevuto un commento, ma l’algoritmo potrebbe comunque penalizzarlo, facendolo scendere nella discussione. L’obiettivo è chiaro: limitare la tossicità nei commenti senza creare dinamiche di attacco pubblico
Se da un lato questa funzione potrebbe contribuire a creare un ambiente più sano, dall’altro non è priva di rischi. Gli esperti avvertono che il pulsante potrebbe essere utilizzato impropriamente, ad esempio per penalizzare determinati profili o contenuti legittimi. Inoltre, alcuni temono un impatto negativo sulla salute mentale dei più giovani, già fortemente influenzati dalle dinamiche di like e interazioni social.
Instagram, però, rassicura: per ora, il "Non mi piace" sarà solo privato, riducendo il rischio di abusi. Se il test darà esiti positivi, la piattaforma potrebbe espandere questa funzione su una scala più ampia, integrandola anche su altri social di Meta, come Facebook e Threads.
Il futuro di questa novità dipenderà dai primi test: sarà davvero la chiave per commenti più costruttivi o si trasformerà in un nuovo strumento di censura?
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