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Il caffè costa caro, Torino è la quinta città dove si paga di più. Ecco perché

Aumentano i prezzi anche nei bar italiani, si teme di arrivare a 2 euro a tazzina

Il caffè inizia a costare caro, Torino è la quinta città dove si paga di più. Ecco perché

Ragazza che beve il caffè

Con prezzi dei chicchi di arabica che salgono alle stelle sui mercati internazionali, il rito del caffè sta diventando sempre più «amaro». L’aumento del suo costo è un fenomeno che sta attirando l’attenzione di molti consumatori, soprattutto in Italia, dove il caffè è un simbolo di convivialità e cultura. Questo incremento non è un caso isolato, una sorte simile la stanno vivendo anche zucchero e cacao, a causa di una combinazione di fattori economici globali e locali che stanno incidendo sul prezzo finale della bevanda più amata dagli italiani.

Nel 2021, il prezzo medio di un caffè in Italia era di 1 euro e 3 centesimi. In diverse città, il costo era inferiore a un euro e in nessuna città superava 1 euro e 20 centesimi. Bolzano, con un prezzo medio di 1,18 euro, era la città più cara, salito oggi a 1,38 euro. Il continuo salire dei prezzi sul mercato potrebbe far salire la media dei costi nei bar italiani fino a 2 euro. Nella classifica generale, Torino è la quinta città italiana dove il caffè costa di più, con una media di 1 euro e 29.

Le principali cause che influiscono sull’aumento del caffè includono il prezzo delle materie prime. Il costo del caffè verde ha subito un forte aumento a causa di condizioni climatiche estreme nei paesi produttori come Brasile e Colombia. Siccità, gelate e altri eventi estremi hanno ridotto le rese agricole, spingendo in alto i prezzi. A influire è anche il rincaro dei costi energetici e del trasporto, conseguente a fattori geopolitici come le guerre e la ripresa della domanda post-pandemia, ha inciso sui costi di produzione e distribuzione del caffè.

Poi, c’è l’inflazione generale che ha colpito molti settori dell’economia, e quello della ristorazione non è esente. I costi delle forniture, degli affitti e della manodopera sono aumentati, spingendo molti esercizi a ritoccare il prezzo della tazzina. Infine, non da sottovalutare, la crescente popolarità del caffè nei paesi asiatici e l’espansione di nuove forme di consumo che hanno aumentato la pressione sui mercati internazionali, favorendo una maggiore competizione per le forniture di alta qualità.



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