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LA POLEMICA

Rosa Chemical nella bufera: polemiche sulla sponsorizzazione del "full body scan" da 2.500 euro

La promozione di un check-up privato scatena critiche e dibattiti social. Dopo Sfera Ebbasta, un altro artista al centro delle polemiche sui costi della sanità

Rosa Chemical nella bufera: polemiche sulla sponsorizzazione del "full body scan" da 2.500 euro

Screenshot dalla story Instagram di Rosa Chemical

Un esame medico da 2.500 euro e una sponsorizzazione che ha scatenato un’ondata di critiche. Rosa Chemical si ritrova al centro di una tempesta social dopo aver promosso il Full Body Scan, un check-up avanzato eseguito presso l’ospedale San Raffaele di Milano. "Un esame innovativo, dura solo 30 minuti e permette di individuare anche le più piccole anomalie", ha spiegato il cantante sui suoi profili social, cercando di sottolinearne i benefici.

Ma il messaggio ha acceso la polemica. Molti utenti lo hanno accusato di aver pubblicizzato un servizio inaccessibile ai più, sottolineando le difficoltà di chi già fatica a ottenere visite specialistiche attraverso il Servizio sanitario nazionale. "La salute è diventata un bene di lusso?" è stata la domanda ricorrente tra gli utenti.

Screenshot dalla storia Instagram di Rosa Chemical

Di fronte alla valanga di critiche, Rosa Chemical ha cercato di smorzare le tensioni via stories Instagram: "Capisco che il costo possa sembrare elevato, ma investire nella propria salute è fondamentale. A volte, spendere di più significa accedere a servizi migliori e più innovativi". 

Non è la prima volta che una sponsorizzazione medica di questo tipo scatena reazioni simili. Nel 2023, Sfera Ebbasta si era trovato in una situazione analoga dopo aver promosso lo stesso esame del San Raffaele. Anche in quell’occasione, i social si erano divisi tra chi difendeva la libertà di sponsorizzare servizi sanitari privati e chi critacava l’ostentazione di un check-up dal costo proibitivo. La vicenda si era conclusa senza una vera presa di posizione da parte dell’artista, ma il caso aveva già acceso un dibattito su sanità e accessibilità alle cure.

Resta da capire se queste polemiche cambieranno qualcosa. Gli artisti inizieranno a valutare con più attenzione certe collaborazioni o il legame tra spettacolo e sanità privata diventerà sempre più frequente? Di certo, il confine tra pubblicità e sensibilità su certi temi si fa sempre più sottile.

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