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Nuove frontiere della tecnologia

Majorana 1, perché Microsoft ha intitolato il chip quantistico al fisico italiano

Il futuro dei computer quantistici è strettamente collegato a Ettore Majorana

Majorana 1, perché Microsoft ha intitolato il chip quantistico al fisico italiano

Due giorni fa, il 19 febbraio, Microsoft ha annunciato una novità che cambierà per sempre la storia della tecnologia: il primo chip quantistico al mondo, Majorana 1, il primo passo verso la realizzazione di computer quantistici dalle dimensioni sempre più ridotte.

Ma da dove deriva la scelta del nome? La risposta la si trova nella storia dello scienziato italiano Ettore Majorana.

Ettore Majorana, famoso quasi più per la sua misteriosa scomparsa avvenuta nel 1938 quando non aveva ancora compiuto 31 anni, è stato un fisico teorico siciliano nato nel 1906 che fece parte del gruppo di giovanissimi scienziati del Regio istituto fisico dell'Università di Roma noto come i Ragazzi di via Panisperna sotto la guida di Enrico Fermi che produsse studi nell'ambito della fisica nucleare di importanza storica monumentale che porteranno a quella che sarà la creazione della bomba nucleare.

Ettore Majorana (fonte: aif.it)

Enrico Fermi e i Ragazzi di via Panisperna (fonte: Mondadori Education) 

Come mai Microsoft ha voluto dedicare il suo nuovo processore quantistico allo scienziato nostrano?
Proprio l'anno prima della sua scomparsa, nel 1937, Majorana scrisse l'articolo Teoria simmetrica dell'elettrone e del positrone in cui teorizzò l'esistenza di quelle particelle che prenderanno il nome di fermioni di Majorana, o quasi-particelle di Majorana, ovvero delle particelle fermioniche con la caratteristica distintiva di coincidere con la propria antiparticella.

Sono proprio i fermioni di Majorana che permettono la conduzione di elettricità all'interno del nuovo chip Microsoft. I fermioni, grazie alle loro proprietà fondamentali che rimangono inalterate nel tempo, offrono una soluzione al principale ostacolo nella realizzazione di un computer quantistico: la fragilità dei qubit, acronimo di quantum bit. Questi ultimi, infatti, possono facilmente perdere il loro stato quantistico (0 e 1 contemporaneamente) a causa di interferenze esterne o fluttuazioni ambientali, compromettendo il funzionamento del sistema. Un superconduttore topologico, oltre a condurre elettricità, è in grado di ospitare i fermioni di Majorana, particelle particolarmente stabili che risultano meno vulnerabili agli errori e al deterioramento delle informazioni. Questo approccio permette di migliorare sia le prestazioni del computer quantistico sia di ridurne le dimensioni, ottimizzandone l'efficienza complessiva.

Microsoft ha intrapreso una ricerca durata 17 anni per arrivare alla produzione di qubit topologici che utilizzano proprio le quasi-particelle di Majorana per effettuare i calcoli, permettendo così di realizzare il topoconduttore che sta alla base del chip Majorana 1.

Una scoperta e una innovazione affascinante che porterà il progresso tecnologico un passo più avanti nella storia.

Per approfondire tutte le novità inerenti Majorana 1, ecco il video dell'annuncio ufficiale e altri link utili:

Per leggere gli approfondimenti:
Microsoft’s Majorana 1 chip carves new path for quantum computing
8 cose che forse non sapevi su Majorana 1, il chip di Microsoft basato su "qubit topologici" 

 

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