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Rubrica Road to the Oscars 2025

Wallace & Gromit - Le Piume della Vendetta: una metafora sull'intelligenza artificiale

Una breve recensione sul film di Nick Park e Merlin Crossingham

Wallace & Gromit - Le Piume della Vendetta:  una metafora sull'intelligenza artificiale

Uno dei film animati candidati all'Oscar del 2025 per Miglior Film d'Animazione è "Wallace & Gromit: Le Piume della Vendetta", diretto da Nick Park e Merlin Crossingham. La pellicola è il sequel del "Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro" del 2005 e una continuazione del cortometraggio "I Pantaloni Sbagliati", entrambi diretti da Park.

LA STORIA

L'inventore eccentrico Wallace crea Norbot, uno gnomo da giardino intelligente progettato per rivoluzionare il giardinaggio e dare una mano all'amico fidato Gromit. Tuttavia, Norbot sviluppa una propria coscienza e inizia a comportarsi in modo imprevedibile. Nel frattempo, il pinguino Feathers McGraw, vecchio nemico della coppia, evade dalla prigione con l'intento di vendicarsi manipolando Norbot per attuare i suoi piani malvagi. 

UNA METAFORA PER L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L'ideatore dei personaggi che hanno accompagnato le infanzie di quelli nati negli anni '80 e '90, offre alle nuove generazioni una storia che mira a mostrare che cosa succede quando la tecnologia viene usata per scopi benevoli e malvagi. Il gnomo intelligente creato da Wallace finisce per sviluppare una propria volontà, mettendo in luce i potenziali rischi di una dipendenza eccessiva dalle proprie invenzioni. Il film sottolinea l'importanza di non demonizzare lo sviluppo tecnologico, ma piuttosto di prestare attenzione all'uso che ne facciamo. La storia mostra come le creazioni di Wallace, pensate per migliorare la vita quotidiana, possano diventare pericolose se non gestite con responsabilità.

Da questo punto di vista, si direbbe che Norbot possa essere intesa come una metafora per l'uso dell'intelligenza artificiale: Norbot rappresenta l'idea di una tecnologia progettata per semplificare la vita quotidiana ma che, sfuggendo al controllo del suo creatore, diventa un potenziale pericolo. Questo richiama le preoccupazioni reali sull'IA come l’autonomia della tecnologia, l'eccessiva dipendenza dall’IA e la manipolazione di quest'ultima.

Un'altra lezione riguarda il sottovalutare gli amici fidati e il valore stesso dell'amicizia: come nelle storie precedenti, Wallace spesso dà per scontato il suo fedele cane, ignorando i suoi avvertimenti e sottovalutando la sua intelligenza. In particolare, Wallace si lascia affascinare dalla sua nuova invenzione, trascurando Gromit e affidandosi ciecamente alla tecnologia. Questo crea una distanza tra i due e mette alla prova la loro relazione. Tuttavia, quando le cose iniziano a sfuggire di mano e il pericolo diventa reale, è ancora una volta Gromit a prendere in mano la situazione, dimostrando la sua lealtà e il suo ingegno.

Alla fine, il film ribadisce un tema ricorrente nella saga: Wallace può essere distratto e ingenuo, ma il legame con Gromit è indissolubile. Nonostante tutto, Gromit resta sempre al suo fianco, e Wallace, anche se tardi, riconosce (a modo suo) quanto il suo amico a quattro zampe sia fondamentale nella sua vita.

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