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CONFESSIONI A CUORE APERTO

Bianca Guaccero, c’è la svolta:
«Sono stati mesi pieni di gioia»

Bianca Guaccero, c’è la svolta:«Sono stati mesi pieni di gioia»

Bianca Guaccero in tutto il suo splendore

Da diversi mesi vive su una nuvola e si sta riprendendo tutto quello che negli ultimi anni pensava di avere perso, forse per sempre. Bianca Guaccero a “Verissimo”, ha confessato tutta la sua felicità: «Sono stati mesi pieni di gioia, che ancora devo metabolizzare perché sono successe così tante cose meravigliose che devo ancora realizzare tutto».
A darle la forza dopo il doloroso divorzio dal marito, il regista Dario Acocella, è sempre stata sua figlia: «Alice sta crescendo. È una bambina molto saggia, ha la capacità di dirmi la cosa giusta al momento giusto, è illuminante. L’unico dolore grande che ho nel cuore è quello di non aver dato ad Alice una famiglia come le altre perché io mi sono separata quando lei aveva tre anni. Io e il papà, nonostante le difficoltà, abbiamo cercato di rimanere sempre uniti per Alice e lei sa che potrà sempre contare su di noi».
Adesso però al suo fianco c’è il ballerino e coreografo Giovanni Pernice, conosciuto a Ballando con le Stelle. «Il destino ci ha messi sulla stessa strada e, oltre a essere stato un meraviglioso maestro di ballo, lui ha capito come sono. Giovanni non mi guarda, mi vede e mi fa capire che è importante affrontare la realtà e non scappare. Lui è una persona di grande rispetto e non vuole in nessun modo sostituire la figura del papà di Alice. Sono molto simili caratterialmente, parlano tanto, ridono e questa cosa mi alleggerisce il cuore».
Pensare ad una nuova vita insieme adesso non le fa paura: «Giovanni mi ha riportato a sorridere e insieme ridiamo tanto. In una coppia, è fondamentale sentirsi liberi e se stessi e quando ci riesci, capisci di aver trovato la persona giusta e, prima, non mi sentivo così. Sogno di renderlo felice e di portare un valore aggiunto nella sua vita e se Dio vorrà mi piacerebbe costruire una nuova vita insieme a lui, è vero che ho 44 anni ma, secondo me, non bisogna mai smettere di sognare. Il mio primo film a 17 anni mi ha salvata perché mi ha fatto trovare la mia dimensione, mi ha fatto capire che anche io avevo un posto nel mondo».

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