Cerca

Tendenze

Quando le donne frenano le donne: il paradosso dei pregiudizi interiorizzati

Perché anche le donne tendono ad avere stereotipi sulle altre donne e come possiamo spezzare questo circolo vizioso?

Quando le donne frenano le donne: il paradosso dei pregiudizi interiorizzati

Viviamo in un'epoca in cui le donne hanno conquistato diritti, posizioni di potere e libertà impensabili fino a qualche decennio fa. Eppure, nonostante i progressi, resiste un fenomeno tanto insidioso quanto diffuso: le donne stesse tendono ad avere pregiudizi sulle altre donne. Ma perché succede? E come possiamo riconoscere e combattere questo meccanismo?

Frasi come "Le donne sono troppo emotive per essere leader" o "Preferirei un chirurgo uomo, mi dà più sicurezza" non sempre escono dalla bocca di uomini. Spesso sono le donne stesse a ripetere questi stereotipi, rafforzandoli senza rendersene conto. Uno studio recente condotto dal laboratorio di neuromarketing B Side in Emilia-Romagna ha confermato un dato sorprendente: le donne hanno associato concetti come ambizione, determinazione e potere più agli uomini che alle donne. Al contrario, qualità come comprensione, supporto e disponibilità sono state attribuite prevalentemente al genere femminile.

Perché le donne hanno pregiudizi sulle donne?

A prima vista, questa apparente "auto-discriminazione" può sembrare un paradosso. Ma la psicologia sociale ha una spiegazione. John T. Jost, noto psicologo americano, ha sviluppato la Teoria della Giustificazione del Sistema, secondo cui le persone tendono a legittimare e mantenere inalterati gli schemi sociali esistenti, anche quando questi vanno contro i loro stessi interessi.

Per una donna, riconoscere apertamente le ingiustizie del sistema significa ammettere di vivere in una società che ancora la svantaggia, il che può generare un senso di impotenza. Il cervello, per autoprotezione, preferisce giustificare il sistema e adattarsi a esso, anche a costo di interiorizzare pregiudizi che la danneggiano.

Come spezzare il circolo vizioso?

Il primo passo per abbattere questo fenomeno è la consapevolezza. Riconoscere che i pregiudizi interiorizzati esistono e comprendere da dove provengono aiuta a metterli in discussione. Ma non basta. È fondamentale lavorare sull’educazione e sulla rappresentazione delle donne nei media, nella politica e nei ruoli di leadership.

Le donne non sono "nemiche" delle donne. Sono, piuttosto, vittime di una narrazione che le ha condizionate per secoli. Smontare questi pregiudizi è una sfida collettiva, che richiede coraggio, determinazione e la volontà di riscrivere le regole di un gioco che, ancora oggi, non è equo. E forse, il vero cambiamento inizierà quando le donne smetteranno di vedersi attraverso lo sguardo degli altri e inizieranno a riconoscere il proprio valore senza compromessi.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.