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Curiosità

Pesce d'aprile: tradizione, scherzi e l'incredibile fascino della beffa

Scopri le origini e le curiosità del giorno più goliardico dell'anno, tra miti e tradizioni globali

Il pesce d'aprile: tra storia, leggende e scherzi senza tempo

Chi non ha mai riso di gusto o si è trovato vittima di uno scherzo il primo aprile? Questa giornata, conosciuta in Italia come "pesce d'aprile" e celebrata in molti altri paesi, mette alla prova la nostra capacità di distinguere il vero dal falso. Ma da dove nasce questa tradizione? E perché proprio il pesce è diventato il suo simbolo?

Le origini misteriose di una tradizione senza tempo

Le radici del pesce d'aprile affondano nella storia e nelle leggende. Una delle teorie più accreditate risale alla Francia del XVI secolo. Con l'introduzione del calendario gregoriano nel 1582, il capodanno venne spostato dal 25 marzo al primo gennaio. Tuttavia, non tutti si adattarono subito al cambiamento e continuarono a festeggiare il nuovo anno il primo aprile. Questi "sciocchi d'aprile" divennero bersaglio di scherzi e nacque così la tradizione del "poisson d'avril".

Un'altra affascinante ipotesi ci porta nell'antico Egitto: si narra che Cleopatra abbia giocato un tiro mancino a Marco Antonio durante una gara di pesca, facendogli trovare un pesce finto all'amo. Realtà o leggenda, questa storia aggiunge un tocco esotico alla tradizione della burla.

Il pesce d'aprile non è solo italiano. Nel Regno Unito si chiama "April Fool's Day", e gli scherzi sono consentiti solo fino a mezzogiorno. In Scozia, invece, si usa attaccare un biglietto con la scritta "kick me" sulla schiena della vittima, mentre in Francia e in Italia si preferisce il classico pesce di carta.

Negli Stati Uniti, i media spesso si divertono con notizie incredibili. Celebre è il caso della BBC nel 1957, che trasmise un servizio sugli spaghetti che crescevano sugli alberi, mandando in confusione gli spettatori. Anche Google non è immune alla tentazione di scherzare: nel 2004, il lancio di Gmail fu scambiato per una bufala, dato che offriva un incredibile gigabyte di spazio di archiviazione.

Con l'avvento dei social media, il pesce d'aprile ha trovato una nuova dimensione. Le piattaforme online diventano ogni anno teatro di scherzi globali, spesso ideati da aziende e influencer per sorprendere e divertire il pubblico. Tuttavia, in un'epoca dominata dalle fake news, è fondamentale distinguere tra uno scherzo innocuo e una notizia volutamente fuorviante.

Sebbene il primo aprile sia il giorno degli scherzi in molti paesi, non è così dappertutto. In Spagna, ad esempio, le burle si fanno il 28 dicembre, giorno dei Santi Innocenti. In India, il 31 marzo si celebra Holi, la festa dei colori, che pur non essendo legata agli scherzi, condivide lo spirito di gioia e leggerezza.

Il pesce d'aprile continua a essere una tradizione amata, un momento per ricordarci che ridere fa bene e che, almeno per un giorno, possiamo prenderci meno sul serio. Dopotutto, cadere in uno scherzo ben orchestrato è solo un modo per far parte del grande gioco della vita.

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