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01 Aprile 2025 - 13:30
Foto di repertorio
Con iOS 18.4, iPadOS 18.4 e macOS Sequoia 15.4, l’intelligenza personale firmata Apple parla finalmente italiano. E promette di rivoluzionare tutto, a partire dalla privacy.
L’attesa è finita: Apple Intelligence è arrivata in Italia. Non si tratta di una semplice novità tecnologica, ma di un cambio di paradigma nel rapporto tra utente e dispositivo. Un assistente intelligente, integrato nel cuore dell’ecosistema Apple, capace di comprendere, generare, suggerire – sempre nel pieno rispetto della privacy.
Con il rilascio degli aggiornamenti di sistema – iOS 18.4, iPadOS 18.4 e macOS Sequoia 15.4 – la piattaforma è ora disponibile in italiano, rendendo accessibili le sue funzionalità avanzate anche nel nostro Paese. La notizia che fa più rumore? L’integrazione nativa con ChatGPT, sia dentro Siri che negli Strumenti di scrittura, per un’esperienza ancora più potente, fluida e intuitiva.
Apple Intelligence è costruita per essere personale nel senso più letterale del termine. Le elaborazioni avvengono direttamente sul dispositivo (on-device), riducendo al minimo la necessità di inviare dati in cloud. In altre parole: l’utente mantiene sempre il controllo di ciò che viene condiviso.
Scrivere, riscrivere, riassumere. Ora lo si può fare in mail, note, pages e in molte app di terze parti. Tutto grazie agli Strumenti di scrittura alimentati dall’intelligenza artificiale, che includono anche ChatGPT, senza bisogno di aprire app esterne. L’integrazione è opzionale, con pieno controllo da parte dell’utente.
Basta puntare la fotocamera su un oggetto o un luogo per ricevere istantaneamente informazioni contestuali. Apple Intelligence può anche tradurre testi, riconoscere indirizzi e numeri e permettere di interagire con essi direttamente, ad esempio salvandoli tra i contatti.
L’app foto si evolve: lo strumento Ripulisci elimina elementi indesiderati dallo sfondo, la ricerca diventa più intuitiva grazie al linguaggio naturale, e la funzione ricordi permette di creare storie fotografiche partendo da una semplice descrizione testuale.
Dentro l’app Note arriva la bacchetta immagini, che trasforma schizzi e annotazioni in illustrazioni vere e proprie. È sufficiente cerchiare un disegno abbozzato per vederlo prendere forma come un’immagine finita.
Con Image Playground si generano immagini partendo da semplici descrizioni. E con Genmoji si possono creare emoji personalizzate, anche includendo persone reali. Il tutto in modo divertente e immediato.
Per sfruttare al massimo le potenzialità di Apple Intelligence, è necessario disporre di dispositivi dotati di processori avanzati. Gli iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max, equipaggiati con il chip A17 Pro, sono tra i primi a supportare questa tecnologia. Anche gli iPad con chip M1 o successivi, come l'iPad Air di quinta generazione e l'iPad Pro di quinta generazione, sono compatibili. Per quanto riguarda i Mac, tutti i modelli dotati di chip Apple Silicon M1 o versioni successive possono beneficiare delle funzionalità offerte da Apple Intelligence.
L’intelligenza artificiale secondo Apple è già qui. È personale, potente e, soprattutto, rispettosa della vostra privacy. L’Italia è pronta a scoprirla.
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