Tagli pesanti in vista per la sanità pubblica americana. L’amministrazione Trump starebbe preparando una riduzione di circa 40 miliardi di dollari ai fondi destinati al Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS), secondo quanto riportato dal Washington Post. La cifra rappresenta quasi un terzo del budget discrezionale del dipartimento.
Il piano, contenuto in una bozza di 64 pagine nota come passback, rappresenta la prima panoramica delle intenzioni sanitarie e sociali dell’Ufficio per la Gestione e il Bilancio in vista della proposta di bilancio federale per l’anno fiscale 2026. Il documento non si limita ai tagli: prevede anche una riorganizzazione profonda delle agenzie federali che si occupano della sicurezza alimentare e farmaceutica, della risposta alle emergenze sanitarie e della ricerca scientifica.
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Tra i tagli più consistenti, c’è quello ai National Institutes of Health (NIH), che vedrebbero il loro budget passare da oltre 47 miliardi a 27 miliardi di dollari, con una riduzione del 40%. I 27 attuali istituti e centri del NIH verrebbero accorpati in soli otto. Alcuni verrebbero del tutto eliminati, tra cui il National Institute on Minority Health and Health Disparities e il National Institute of Nursing Research. Le attività verrebbero riunite in nuovi enti, come il proposto National Institute on Body Systems, che assorbirebbe le ricerche su cuore, polmoni, diabete, reni, muscoli e pelle.
Parallelamente, verrebbe creata una nuova agenzia, l’Administration for a Healthy America (AHA), con un budget di 20 miliardi di dollari. Questo nuovo ente ingloberebbe diverse funzioni oggi sparse tra varie agenzie, tra cui l’assistenza di base, la salute ambientale e i programmi sull’HIV. La AHA avrebbe anche 500 milioni a disposizione per sostenere le iniziative "Make America Healthy Again", con un focus sulle malattie croniche infantili.
Il budget della CDC, l’agenzia federale per il controllo e la prevenzione delle malattie, subirebbe un taglio del 44%, scendendo da 9,2 miliardi a circa 5,2 miliardi di dollari. Verrebbero cancellati tutti i programmi contro le malattie croniche – comprese le attività su cuore, obesità, diabete e lotta al tabagismo – e quelli sull’HIV all’interno del Paese.
Con una riduzione complessiva del personale del 25% e circa 20.000 uscite già previste, l’HHS si avvia a una trasformazione radicale, con ricadute potenzialmente pesanti sui servizi essenziali. Come osserva Anand Parekh, consigliere medico del Bipartisan Policy Center di Washington: «Questi sono gli sforzi che cercano di prevenire i problemi sanitari. Ridurli è miope, perché aumenteranno solo i costi di Medicare e Medicaid. La spesa discrezionale è l’unico ambito in cui si può davvero alleggerire il peso sanitario in America».