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Sanità
17 Aprile 2025 - 16:05
L’inquinamento da farmaci è un fenomeno più diffuso di quanto si pensi. Secondo uno studio del 2022, che ha esaminato oltre mille siti di campionamento su 258 fiumi in tutto il mondo, in circa un caso su quattro la concentrazione di questi contaminanti supera i livelli considerati sicuri per l’ambiente e la salute umana. Sono più di 900 i farmaci, o loro derivati, rinvenuti nei corpi idrici mondiali, compresi antibiotici e ansiolitici. Tra questi, c’è anche il clobazam, un farmaco ansiolitico appartenente alla classe delle benzodiazepine.
Uno studio pubblicato su Science ha analizzato l’impatto del clobazam sul comportamento dei salmoni selvatici dell’Atlantico (Salmo salar). I risultati hanno dimostrato che il clobazam può alterare le abitudini migratorie di questa specie, aumentando potenzialmente i rischi per la loro sopravvivenza. L’esperimento ha coinvolto 279 salmoni, dotati di impianti per il rilascio controllato di farmaci. Un gruppo ha ricevuto un impianto placebo (senza principi attivi), un altro è stato esposto al clobazam, un altro al tramadolo (un oppioide), e un quarto ha ricevuto una combinazione di clobazam e tramadolo. Dopo essere stati rilasciati nel fiume Dal in Svezia, i salmoni sono stati monitorati con strumenti di tracciamento. L’esperimento è stato ripetuto per due anni per tener conto di eventuali variazioni naturali nei modelli migratori.
In parallelo, i ricercatori hanno condotto esperimenti di laboratorio su 256 salmoni, confermando che i farmaci rilasciati raggiungono il cervello degli animali, con concentrazioni simili a quelle trovate nei pesci esposti a livelli ambientali di benzodiazepine e oppioidi. I risultati hanno evidenziato che il clobazam favorisce l’arrivo di più salmoni giovani al mare.
Questi cambiamenti evidenziano le complesse implicazioni ecologiche dell’inquinamento da farmaci. Mentre alcuni effetti, come la maggiore velocità nel superare le dighe, possono sembrare positivi per la migrazione, altri comportamenti potrebbero aumentare la vulnerabilità dei pesci a minacce naturali. Secondo Jack Brand, primo autore dello studio e ricercatore presso la Swedish University of Agricultural Sciences, “Il nostro obiettivo futuro è monitorare i movimenti dei pesci esposti ai farmaci con dispositivi di tracciamento ad alta risoluzione. Comprendere come i vari inquinanti psicoattivi influenzano la migrazione sarà cruciale per prevedere gli impatti a lungo termine sulle popolazioni ittiche”.
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