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La vita su Marte

Marte era abitabile, ma non ci siamo arrivati in tempo

Il rover Curiosity scopre depositi di carbonati su Marte, rivelando un passato potenzialmente abitabile

Marte era abitabile, ma non ci siamo arrivati in tempo

Cosa accadrebbe se scoprissimo che Marte, il pianeta rosso e arido che oggi conosciamo, fosse stato un tempo un mondo rigoglioso e abitabile? Il rover Curiosity della NASA, che dal 2012 esplora il cratere Gale, ha individuato grandi depositi di carbonati, suggerendo che Marte avesse un tempo un ciclo del carbonio attivo, simile a quello terrestre.



Il 18 aprile 2025, la rivista Science ha pubblicato uno studio coordinato dall'Università di Calgary, guidato da Benjamin Tutolo, che ha portato alla luce questa scoperta straordinaria. I carbonati, minerali formati dalla CO₂ presente nell'antica atmosfera marziana, sono stati trovati in concentrazioni significative. Questo non solo indica che Marte aveva un'atmosfera più densa e ricca di oceani, ma anche che il pianeta era potenzialmente abitabile.

Curiosity ha scoperto depositi di siderite, un tipo di carbonato di ferro, all'interno di strati ricchi di solfato di magnesio. Questi depositi sono stati una sorpresa per i ricercatori, poiché le misurazioni satellitari non avevano mai rilevato la presenza di carbonati in quell'area. La formazione della siderite è attribuita a reazioni tra acqua e roccia e a processi di evaporazione, che hanno intrappolato la CO₂ nelle rocce sedimentarie. Queste rocce, secondo i ricercatori, rappresentano un "grande archivio dell'antica atmosfera di Marte".



Le ricerche condotte dai rover e dai satelliti su Marte hanno già suggerito che il pianeta avesse un tempo fiumi e mari in superficie. Tuttavia, le prove di un ciclo del carbonio attivo erano rimaste elusive fino ad ora. La scoperta dei carbonati offre una nuova prospettiva su come Marte potesse sostenere la vita, almeno a livello microbico, in un passato remoto.

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