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Cinema e serie tv
19 Aprile 2025 - 21:30
Preparate gli zainetti di Moschino, spolverate le gonne a pieghe giallo pastello e fate spazio nel cuore: Cher Horowitz sta tornando. No, non è un miraggio generato da una maratona notturna su Paramount+, ma una realtà da “Oh mio Dio, tipo veramente?”. "Clueless", o come ci piace chiamarlo noi cresciuti a pane e MTV, "Ragazze a Beverly Hills", avrà un reboot. E non un reboot qualsiasi, ma uno di quelli con il bollino “questa volta facciamo sul serio”.
La locandina del film del 1995
A quasi trent’anni dal debutto del film di Amy Heckerling che ha fatto scuola in fatto di moda e sarcasmo adolescenziale, la reginetta di Beverly Hills torna in scena. E con lei anche Alicia Silverstone, che non solo riprenderà i panni della mitica Cher (con cardigan abbinato, ovvio), ma sarà anche produttrice esecutiva della nuova serie. Insieme a lei ci saranno nomi storici come la stessa Heckerling e Robert Lawrence, produttore originale. Insomma: non è solo nostalgia, è un’operazione di stile ben orchestrata.
Ma cosa aspettarsi da questo reboot? Beh, dimenticatevi le semplici storie da liceo con sfide tra reginette e makeover di amiche trascurate (ok, magari non dimenticatele del tutto). Il reboot sarà una serie TV targata CBS Studios e Universal Television, con alla guida Josh Schwartz e Stephanie Savage – sì, proprio quelli di "Gossip Girl" e "The O.C.", che di drammi adolescenziali patinati ne sanno qualcosa. Tradotto: ci sarà drama, ma col gloss.
Anche se la trama resta sotto silenzio stampa (per ora), possiamo già immaginare Cher in versione 2.0: adulta, consapevole, ma ancora con un debole per l’abbinamento scarpe-borsetta. Probabilmente alle prese con un mondo dove le lettere d’amore sono diventate DMs, le feste si organizzano su WhatsApp, e ogni errore di look può diventare un meme virale nel tempo di un selfie. La domanda è: riuscirà Cher a restare la regina, in un universo dove TikTok detta legge e l’ironia è sempre a rischio fraintendimento?
Il fascino del film originale, ispirato al romanzo "Emma" di Jane Austen, stava proprio lì: in quella leggerezza intelligente, in quell’aria da favola pastello con punte di cinismo ben dosato. E soprattutto nella trasformazione di Cher, che da snob distratta si evolve in una persona empatica e capace di amare sul serio. Un’eroina pop, ma con il cuore.
Alicia Silverstone e Stacey Dash in una scena del film
Il rischio di cadere nel tranello del “reboot per nostalgia e basta” è sempre dietro l’angolo, ma qui c’è la sensazione – e speriamo non sia solo un effetto lucidalabbra – che ci sia la voglia di fare qualcosa di più. Di attualizzare senza snaturare. Di far ridere, riflettere, ma sempre con stile. Insomma, as if! potesse passare inosservato.
E se vi state chiedendo se torneranno anche Josh (un certo Paul Rudd prima del siero dell’eterna giovinezza), Dionne e Tai… non ci sono conferme ufficiali, ma incrociamo le dita con la grazia di chi tenta di indossare i tacchi su un tappeto erboso.
Alla fine, cosa ci insegna questo ritorno? Che certe storie, e certi look, non passano mai di moda. Che un po’ di leggerezza intelligente è ancora un toccasana. E che sì, a volte, un reboot fatto come si deve può diventare un cult 2.0.
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