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LA CURIOSITà
23 Aprile 2025 - 13:36
Le Guardie svizzere pontificie durante la traslazione della salma di Papa Francesco a San Pietro (photo by Cecilia Fabiano/LaPresse)
Le Guardie svizzere pontificie sono una delle forze militari più antiche e rispettate al mondo, un simbolo di fedeltà che accompagna il Papa da secoli. Ma da dove nasce questa tradizione? Come mai sono chiamate "svizzere" e quali sono i requisiti per diventare parte di questa esclusiva e venerata istituzione?
Le origini
La storia delle Guardie svizzere pontificie risale al 1506, quando Papa Giulio II decise di creare un corpo di soldati che proteggesse il Pontefice. In quell’anno, infatti, il Papa firmò un contratto con un gruppo di mercenari svizzeri, conosciuti per la loro abilità militare e la loro lealtà. Questi uomini erano già stati impegnati in numerose battaglie in Europa e si distinsero per il loro coraggio e la loro disciplina.
Il 22 gennaio 1506, 150 soldati svizzeri arrivarono a Roma, dando ufficialmente vita alla Guardia svizzera pontificia. La scelta degli svizzeri non fu casuale: in quel periodo, la Svizzera era conosciuta per la sua tradizione militare e per l’alta qualità dei suoi soldati, che servivano in diverse corti europee come mercenari. La protezione del Papa fu, sin da subito, il compito principale di questa guardia, che ha mantenuto il suo ruolo fino ai giorni nostri.
Perché si chiamano "Guardie svizzere"
Il nome "Guardia svizzera" deriva dalla nazione di origine dei soldati che compongono questo corpo militare. La scelta di utilizzare mercenari svizzeri era legata al prestigio delle truppe elvetiche, che erano tra le più temute e rispettate in Europa. Con il tempo, il nome è diventato sinonimo di fedeltà, lealtà e discrezione, qualità che da sempre contraddistinguono le Guardie Svizzere Pontificie.
Anche se oggi il corpo è costituito da soldati svizzeri, la guardia non ha più un ruolo strettamente legato alla mercenaria. La sua missione è esclusivamente quella di proteggere il Papa e il Vaticano, mantenendo una presenza di sicurezza discreta e solenne, senza mai perdere il legame con la tradizione.
Come si diventa Guardia svizzera?
Diventare Guardia Svizzera non è un percorso che riguarda tutti. Sono necessari requisiti specifici, fisici e morali, per far parte di questa élite di soldati. Innanzitutto, chi desidera entrare nelle Guardie Svizzere deve essere cittadino svizzero e cattolico praticante. La scelta di limitare la cittadinanza ai soli svizzeri è una tradizione che risale alla fondazione stessa della guardia. Inoltre, il candidato deve essere celibe al momento dell’ingresso, una condizione che sottolinea l’impegno a tempo pieno nel servire il Papa.
I requisiti fisici sono altrettanto rigorosi: l’altezza minima richiesta è di 174 cm, e il candidato deve aver completato la scuola reclute dell'esercito svizzero, dove viene addestrato nelle basi militari. La fascia di età per entrare nella Guardia Svizzera va dai 19 ai 30 anni. Una volta selezionati, i nuovi Guardie svizzere seguono un addestramento specifico, che inizia in Svizzera e continua a Roma. A Roma, i reclutati imparano il protocollo vaticano, le tecniche di autodifesa, ma soprattutto come mantenere l’ordine durante gli eventi più significativi che riguardano la vita del Papa, dalle cerimonie liturgiche alla sicurezza personale. Il periodo di servizio minimo è di due anni, ma molti scelgono di rimanere più a lungo, impegnandosi in questa missione che, oltre a essere un onore, è anche un simbolo di dedizione.
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