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Animali
23 Aprile 2025 - 17:15
Un nuovo studio condotto dall’Università di Exeter e pubblicato sulla rivista "Current Biology" ha rivelato un comportamento sorprendente tra gli scimpanzé selvatici: l’uso ripetuto e la condivisione di alcol proveniente da frutta fermentata. La scoperta è stata documentata con foto e video e mostra come questi animali si siano adattati a un consumo di etanolo per motivi legati alla socializzazione.
Per la prima volta è stata osservata la condivisione di albero del pane africano fermentato con etanolo da parte di scimpanzé selvatici nel Parco Nazionale di Cantanhez, in Guinea-Bissau nell’Africa Occidentale. Questo frutto contiene una quantità significativa di alcol che gli scimpanzé consumano in gruppo condividendo un momento di socialità e allegria. Secondo i ricercatori la condivisione di cibo tra le grandi scimmie è un fenomeno comune ma questa scoperta suggerisce che anche l’alcol potrebbe avere avuto un ruolo importante nelle società degli ominidi favorendo il legame sociale attraverso il consumo collettivo di cibi fermentati.
Il consumo di bevande fermentate è un fenomeno che accomuna l’essere umano e alcune specie animali ma fino ad oggi non era noto che gli scimpanzé selvatici potessero includere l’alcol nella loro dieta. Come osserva la rivista Current Biology, “l’uso di cibi e bevande fermentati è diffusamente legato ai benefici dietetici e alla creazione di legami sociali” e questa pratica potrebbe risalire a epoche molto antiche. Un adattamento molecolare nell’enzima alcol deidrogenasi che accelera il metabolismo dell’etanolo sarebbe infatti presente nell’antenato comune delle scimmie antropomorfe africane suggerendo che la consapevolezza di cibi fermentati potrebbe essere parte della storia evolutiva degli ominidi.
Kimberley Hockings, ricercatrice dell’Università di Exeter, ha sottolineato l’importanza di questa scoperta dichiarando: “Gli scimpanzé non sono soliti condividere frequentemente il cibo. Questo comportamento potrebbe avere un valore sociale molto più profondo, legato alla coesione e alle dinamiche di gruppo”. Se confermato il consumo collettivo di alcol potrebbe non essere solo un comportamento nutrizionale ma un’attività che favorisce la socializzazione e la creazione di legami duraturi all’interno del gruppo.
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