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Libri
24 Aprile 2025 - 16:00
Nell’era del “tutto e subito”, dove le storie si consumano in una manciata di secondi e le serie si divorano a velocità doppia, esiste ancora un piacere più lento, più profondo: quello della lettura lunga, lunghissima. Ci sono romanzi che non si lasciano racchiudere in una copertina rigida o in un paio di serate sul divano. Sono cattedrali di carta, viaggi immensi, test di resistenza e di passione letteraria. Ecco dieci colossi della narrativa mondiale che, pagina dopo pagina, hanno saputo affascinare, trasformare e mettere alla prova intere generazioni di lettori.
Con le sue 13.095 pagine e quasi due milioni di parole, l’opera barocca di Madeleine de Scudéry è il vero re dei romanzi-fiume. Pubblicato in dieci volumi tra il 1649 e il 1653, racconta le avventure di Artamène, un principe tra onore, battaglie e passioni in un Oriente immaginario. Oggi dimenticato, fu un best seller assoluto ai suoi tempi, tanto vasto che si mormora persino che l’autrice non l’abbia mai riletto per intero.
Sette volumi, 4.211 pagine, oltre un milione di parole. Marcel Proust ha costruito un’opera che è molto più di un romanzo, è un universo interiore. Attraverso i ricordi del protagonista Marcel, l'autore scandaglia il tempo, la memoria e la percezione con una prosa musicale e ipnotica. Leggerlo è come abbandonarsi a un sogno lucido: richiede attenzione, ma ripaga con pura bellezza.
Con sei volumi scritti tra il 2009 e il 2011, Karl Ove Knausgård racconta la sua vita con una sincerità disarmante. In La mia lotta, non c'è spazio per finzioni: ogni pagina è un frammento di esistenza, narrato con una crudezza iperrealista che ha fatto discutere e appassionare lettori in tutto il mondo.
Incompiuto, monumentale, filosofico: il capolavoro di Robert Musil attraversa la crisi d’identità dell’Europa del primo Novecento. Il protagonista Ulrich, “uomo senza qualità”, è un antieroe moderno, sospeso tra ironia e intellettualismo. Non è un libro che si legge, è un libro che si attraversa.
Meno celebre di Clarissa, ma non meno imponente, il romanzo epistolare di Samuel Richardson dipinge il ritratto di un gentiluomo ideale. Scritto per contrastare la moda dei personaggi libertini, Sir Charles Grandison è un trattato narrativo su amore, moralità e convenzioni sociali del Settecento.
Un capolavoro assoluto. Con le sue 1.440 pagine, Lev Tolstoj non racconta solo le guerre napoleoniche, ma l’essenza stessa dell’essere umano. Amore, morte, onore, politica, fede: ogni tema prende vita attraverso i destini incrociati di famiglie e soldati. È il tipo di romanzo che cambia chi lo legge.
Ambientato nell’India post-indipendenza, il romanzo di Vikram Seth intreccia politica, tradizione e sentimenti in un mosaico narrativo da oltre 1.500 pagine. Al centro, la giovane Lata Mehra, divisa tra il dovere familiare e il desiderio di scegliere da sé chi amare. Un affresco delicato e complesso di un paese in trasformazione.
Pubblicato nel 1748, Clarissa è uno dei romanzi più lunghi (e struggenti) mai scritti. Attraverso un fitto scambio epistolare, Samuel Richardson racconta la resistenza di una giovane donna contro le imposizioni familiari e le seduzioni di un libertino. Il finale, tragico e inamovibile, fece piangere (e arrabbiare) migliaia di lettori.
L’epilogo della saga di Alexandre Dumas è una sinfonia epica. Qui si chiude il ciclo di D’Artagnan, Athos, Porthos e Aramis, in un intreccio che mescola azione, intrigo e malinconia. Non solo un romanzo storico, ma un addio pieno di pathos all’eroismo romantico.
Nel 1996 David Foster Wallace ha scritto un libro che è diventato leggenda. Tra note a piè di pagina, satira feroce e riflessioni esistenziali, Infinite Jest esplora una società ossessionata dall’intrattenimento e dalla dipendenza. Un romanzo-labirinto, difficile, brillante, unico.
Perché affrontare libri così lunghi? Perché la lentezza, in un mondo che corre, è un atto rivoluzionario. Questi giganti della letteratura non offrono solo storie: offrono esperienze. Che sia su carta, in ebook o audiolibro, lasciarsi catturare da queste narrazioni è un viaggio che vale ogni ora spesa e forse, proprio da lì, si può riscoprire il piacere di leggere davvero.
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