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AGGIORNAMENTO BLACKOUT

Blackout in Spagna, ripristinata la luce nel 61% delle case

Sanchez: «Nessuna ipotesi esclusa» dopo l'interruzione in Spagna. Zelensky pronto a inviare aiuti. Lavori in corso per tornare alla normalità

Blackout in Spagna, ripristinata la luce nel 61% delle case

Immagine di repertorio con il Il presidente del Governo spagnolo Pedro Sánchez e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (fonte: Instagram)

Dopo ore di blackout che hanno paralizzato la penisola iberica, in Spagna la situazione comincia lentamente a migliorare. Secondo l'ultimo aggiornamento diffuso da Red Electrica El País, oltre il 61% delle abitazioni ha riacceso la luce. La società ha spiegato che i lavori per ristabilire l’energia elettrica vanno avanti e ha chiesto ai cittadini di avere ancora un po’ di pazienza fino al ritorno alla normalità.

Intanto, dal fronte internazionale è arrivata un'offerta di sostegno da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Attraverso un messaggio pubblicato su X, Zelensky ha assicurato: «Ho parlato con il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez della situazione di emergenza nel sistema energetico. Qualunque cosa accada, siamo sempre pronti ad aiutare e sostenere i nostri amici. Nel corso degli anni di guerra e degli attacchi russi al nostro sistema energetico, l'Ucraina ha acquisito una significativa esperienza nel superare qualsiasi sfida energetica, compresi i blackout. I nostri specialisti possono contribuire agli sforzi di recupero. Ho offerto tale assistenza alla Spagna. Ho incaricato il ministro dell'Energia ucraino di agire il più rapidamente possibile. I nostri esperti tecnici sono pronti ad assistervi».

Sul fronte interno, il premier spagnolo Pedro Sanchez è intervenuto dalla Moncloa per aggiornare la popolazione, parlando in diretta televisiva. Ha fatto sapere a El País che, per ora, non ci sono certezze sulle cause del blackout, che nessuna pista viene esclusa, ma che è meglio non alimentare speculazioni, precisando che il problema sarebbe stato provocato da una «forte oscillazione nel sistema elettrico europeo che ha portato a un'interruzione del flusso nella penisola iberica e nel sud della Francia».

La crisi energetica ha spinto tre regioni - Madrid, Andalusia ed Extremadura - a chiedere al governo centrale la dichiarazione dello stato di emergenza. L'esecutivo si occuperà quindi della gestione della protezione civile e dell'ordine pubblico nelle aree più colpite. Nonostante i timori di possibili disordini, Sanchez ha rassicurato: «Al momento nessun problema di sicurezza» è stato registrato. I collegamenti marittimi e aerei sono operativi, seppur ridotti, mentre il servizio ferroviario a media e lunga percorrenza resterà sospeso almeno fino a domani.

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