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La rimpatriata degli ex nella casa reale: il matrimonio di William, Kate e i vecchi amanti

Le imposizioni dell'alta società colpiscono ancora. Ecco la tradizione che inneggia ad abbandonare rancori e gelosie

La rimpatriata degli ex nella casa reale: il matrimonio di William, Kate e i vecchi amanti

William e Kate

Vecchie fiamme e nuove promesse. I royal wedding si tingono di pettegolezzi ed è tutto merito di una tradizione alquanto particolare: invitare gli ex alle proprie nozze. Segno di maturità e consapevolezza acquisite, per mantenere un'apparenza immacolata bisogna lasciar andare i vecchi rancori. Così, nell'ormai lontano 2014, William e Kate sono stati obbligati a radunare gli amanti del passato e a trascorrere in loro compagnia il loro matrimonio, tra sorrisi di cortesia e nuove amicizie. 

Era il 29 aprile 2011 quando Westminster Abbey si trasformò in un palcoscenico mondiale, gremito di teste coronate e personalità illustri. Tra i tanti ospiti, comparivano anche alcuni volti che, per i futuri sposi, rappresentavano legami passati. Sul lato della sposa, sedevano Rupert Finch, fidanzato universitario di Kate Middleton ai tempi di St Andrews, e Willem Marx, compagno di scuola ai tempi della prima adolescenza.

La lista degli ex di William era ancora più ricca: tra le invitate figuravano Isabella Anstruther-Gough-Calthorpe, Arabella Musgrave, Rose Farquhar e Jecca Craig, considerata da molti come il primo vero amore del principe. Nonostante la delicatezza della situazione, William e Kate fecero buon viso a cattivo gioco, rispettando l’antico galateo aristocratico che impone di mantenere rapporti civili – e persino cordiali – con chi ha fatto parte del proprio passato sentimentale.

Dietro questa scelta non vi è solo un gesto di cortesia, ma il rispetto di un codice sociale ben preciso: nella buona società inglese, le relazioni devono evolversi senza lasciare spazio a rancori. Come sottolineato dal corrispondente William Norwich al New York Times, "sostenere le ostilità è troppo svilente". Essere parte di certi ambienti implica anche la capacità di superare il dolore e mantenere buoni rapporti, se si vuole continuare a partecipare agli eventi più esclusivi, come l’ambito Ascot.

Una tradizione che, negli anni, è stata rispettata anche da altri reali: il principe Harry invitò le sue ex storiche, Chelsy Davy e Cressida Bonas, alle nozze con Meghan Markle nel 2018, mentre già nel 1981, Carlo volle tra gli ospiti del matrimonio con Diana l’allora Camilla Parker-Bowles.

In fondo, la nobiltà inglese è una grande famiglia in cui le apparenze e i legami contano tanto quanto il sangue. Accettare e rispettare queste sottigliezze del protocollo aiuta a proteggere la reputazione e a mantenere intatti rapporti che, talvolta, custodiscono segreti del passato.

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