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Scoperte shock
05 Maggio 2025 - 18:10
Nell'ormai lontano 2004, una cosa che mai verrà rimossa dalla memoria di coloro che possedevano i DVD era la famosa campagna anti-pirateria con lo slogan “You wouldn’t steal a car” per sensibilizzare a non guardare i film sui siti piratati. A più di 20 anni di distanza nessuno si è mai scordato di quelle immagini di furto di borsa e d'auto accompagnate dalla musica elettrica forte che anticipavano i film comprati da guardare a casa.
Ed è una delle ragioni per cui scoprire che quello stesso spot potrebbe aver usato un font anch'esso piratato ha rinnovato il detto: "mi ha rovinato l'infanzia".
Ovviamente, la pubblicazione della notizia ha generato anche molte ironie online. La ricerca di TorrentFreak suggerisce che esista un’elevata probabilità che il font utilizzato per quella nota frase sia in realtà una copia non autorizzata di un carattere protetto da copyright. In sostanza, quindi, il font potrebbe essere stato quasi "rubato".
Il video promozionale, rilasciato nel 2004 dalla Motion Picture Association (precedentemente nota come MPAA), si trasformò presto in un meme e divenne il bersaglio di derisioni da parte di diverse generazioni. Grazie al suo scenario estremamente drammatico, alla musica elettronica coinvolgente e alle improbabili rappresentazioni di download illegali, divenne prima immediatamente riconoscibile e infine grottescamente ridicolo, facendo sì che venisse preso di mira con scherno.
Alcuni meme ispirati dallo spot
Il carattere grafico pixelato e aggressivo utilizzato nelle frasi come "You wouldn’t steal a handbag" sembra non essere l'originale FF Confidential, creato nel 1992 da Just van Rossum, fratello di Guido, l'inventore di Python. Piuttosto, è risultato essere una copia pirata nota come XBAND Rough. Questa scoperta è stata fatta dalla giornalista investigativa Melissa Lewis, che ha ricevuto conferma dallo stesso Van Rossum.
Un altro utente online ha scoperto che il font piratato sarebbe stato realmente utilizzato anche in una brochure ufficiale della campagna del 2005 presente sul sito della MPA. La scoperta è stata sorprendentemente semplice grazie all'uso del software FontForge. La MPA, quando interrogata sulla questione, ha rifiutato di fare commenti, mentre Van Rossum ha risposto con ironia.
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